Il cambio di stagione potrebbe essere particolarmente pesante per molte persone. Non ci riferiamo soltanto al passaggio dall’estate all’autunno, quando si verifica un cambiamento delle abitudini che ci porta alla fine del periodo di vacanze.

Quello di cui parliamo è una vera e propria modifica delle condizioni del nostro cervello, che sarebbe capace di avvertire, proprio con delle modifiche nella sua struttura, il cambiamento della stagione nel corso dell’anno. Un fattore davvero determinante, che potrebbe far riflettere su alcune implicazioni ben precise. Vediamo di che cosa si tratta.

Come è stata condotta la ricerca su luce e cervello

I ricercatori si sono concentrati, per compiere questa ricerca in laboratorio, sul nucleo soprachiasmatico, una piccola parte del cervello che è composta da 20.000 neuroni e che si trova nell’ipotalamo.

Questa area del cervello è in grado di effettuare una regolazione ben precisa dei ritmi circadiani del nostro corpo, che hanno un’influenza specifica su diversi aspetti della nostra vita quotidiana. Ci riferiamo ad un vero e proprio orologio biologico, che influisce, ad esempio, sulla produzione di ormoni e sulla temperatura del nostro organismo.

C’è un’attività molto intensa in questa zona del cervello, perché si verificano delle azioni a partire da ciò che proviene dalla retina e dalle sue cellule. Tutto questo non fa altro che riferire le modifiche nella luce nel corso del giorno, sia per quanto riguarda la durata che l’intensità della luce stessa.

Cosa avviene nel cervello

Secondo ciò che è emerso dalla ricerca, i neuroni che si trovano in questa area del cervello modificano il tipo e la quantità di neurotrasmettitori, per adeguarsi ai cambiamenti della luce presente nell’ambiente. In questo modo si vanno a determinare delle modifiche nell’attività del nostro cervello.

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Gli esperti spiegano che è stato possibile manipolare l’attività di alcuni neuroni, con l’obiettivo di cambiare il processo di formazione di alcune sostanze. È una ricerca davvero interessante quella che è stata compiuta di recente, considerando il fatto che, se questi meccanismi fossero confermati e riscontrati anche negli esseri umani, si potrebbe giungere a delle novità di rilievo nell’ambito dell’azione della luce per contrastare i disturbi dell’umore.

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Insomma, i risvolti potrebbero essere davvero interessanti, considerando che ci sono ancora diverse ricerche da compiere in questo settore. Per saperne di più dobbiamo attendere altri studi scientifici che potrebbero essere effettuati successivamente.

Nel frattempo non possiamo non riflettere sul ruolo della luce per il nostro cervello e su come possano influire i cambiamenti tra le stagioni, con le differenze di luce nell’ambiente, nel condizionare il nostro cervello e l’attività cerebrale in particolare.