L’ascesa dell’Intelligenza Artificiale (IA) porta con sé tante novità in tutti i settori, ma anche preoccupazioni riguardo a temi come la privacy e le implicazioni ambientali legate all’uso di questa tecnologia. Recenti rapporti, per esempio, hanno sollevato preoccupazioni sull’impatto ambientale dei data center, con previsioni che indicano consumi energetici pari a quelli di interi paesi entro il 2026, uno scenario che alimenta l’ansia circa un futuro in cui la tecnologia arriverà a consumare risorse in misura sempre maggiore, senza offrire benefici tangibili per l’ambiente.

In realtà, altri studi dimostrano che l’IA potrebbe invece rappresentare una risorsa preziosa proprio nella lotta contro il cambiamento climatico e altre emergenze ambientali, se usata con attenzione e sfruttando appieno tutte le sue potenzialità. Ma in che modo l’intelligenza artificiale può supportare il pianeta?

L’intelligenza artificiale per aiutare il clima

Uno dei problemi ambientali di cui si parla ormai da anni con maggior frequenza è quello del cambiamento climatico legato alle attività antropiche, una situazione complessa e di non facile risoluzione che richiede, tuttavia, azioni serie per evitare i rischi connessi, per esempio, all’aumento globale delle temperature. Le prime applicazioni dell’IA hanno dimostrato tutto il suo potenziale nel campo della mitigazione climatica: grazie alla sua capacità di analizzare grandi quantità di dati e formulare previsioni precise, l’IA può infatti rendere più efficienti i trasporti, sviluppare batterie elettriche più performanti e contribuire alla riduzione dell’uso di materie prime critiche.

Un esempio tangibile in tal senso è l’impiego dell’IA per superare ostacoli nella produzione di energia da fusione, rappresentando un passo avanti cruciale verso una fonte energetica pulita e sicura, ma le potenzialità delle nuove tecnologie non si fermano certo qui.

Adattamento climatico e prevenzione

Oltre all’aspetto della mitigazione, l’IA può giocare un ruolo cruciale anche nell’adattamento ai cambiamenti climatici e nella gestione delle sfide sanitarie correlate. Analizzando dati e informazioni in maniera tempestiva, l’IA può per esempio migliorare notevolmente le previsioni meteorologiche, consentendo una preparazione più efficace a eventi climatici estremi e facilitando l’emissione tempestiva di avvisi e allerte per proteggere la popolazione e le risorse.

Ma non è tutto: l’intelligenza artificiale si sta rivelando un alleato prezioso anche nella lotta contro le malattie zoonotiche, che costituiscono una minaccia crescente in un mondo in cui il cambiamento climatico influenza la diffusione di patogeni. Utilizzando modelli predittivi e algoritmi avanzati, l’IA contribuisce infatti allo sviluppo di vaccini più rapidi ed efficaci, riducendo così il rischio di epidemie e pandemie che potrebbero avere conseguenze devastanti per la salute pubblica e l’ambiente.

Massimizzare l’efficienza energetica

Si è detto, in precedenza, che uno dei problemi principali dell’uso dell’IA è legato ai suoi consumi energetici, che rappresentano una sfida non di poco conto se si considera la rapida crescita del settore. Le intelligenze artificiali, infatti, sono sempre più presenti un po’ in tutti gli ambiti, dal mondo dell’economia a quello dei giochi online, dove per esempio la machine learning risulta essenziale per migliorare l’esperienza degli utenti andando a gestire le mani di poker o le meccaniche di altri giochi da casino adattando il livello di difficoltà alle abilità mostrate dagli stessi giocatori, e ciò rappresenta un importante elemento da considerare quando si discute di impatto ambientale.

Attualmente, però, sono già in corso sforzi intensi per sviluppare modelli di IA più efficienti dal punto di vista energetico, utilizzando algoritmi ottimizzati e tecniche avanzate di gestione delle risorse, che promettono di ridurre notevolmente il peso ambientale complessivo della tecnologia dell’IA, consentendo una maggiore sostenibilità nell’uso delle risorse.

Per sfruttare appieno questo potenziale, è necessaria ovviamente una regolamentazione chiara e incentivi mirati che indirizzino l’innovazione verso soluzioni sostenibili, per esempio con politiche pubbliche che possono stimolare lo sviluppo e l’adozione di modelli di IA più efficienti dal punto di vista energetico, tuttavia il lavoro svolto dagli esperti in tal senso permette sin da oggi di guardare con fiducia al futuro di queste tecnologie.

L’IA, insomma, non è né nemica dell’ambiente né la soluzione a tutti i mali, ma il suo contributo nella risoluzione di molte sfide ambientali può essere ben più significativo di quanto non siano i consumi associati all’uso della stessa. È proprio partendo da questa considerazione che bisogna lavorare sul futuro del settore, cercando di spingere sul progresso tecnologico in tal senso, a supporto della lotta alle principali emergenze di quest’epoca.