Il sonno è fondamentale per il nostro benessere psicofisico. Lo dicono tutti i medici e lo confermano vari studi scientifici che sono stati svolti sull’argomento.

Eppure sono molti coloro che soffrono di insonnia e hanno problemi nell’addormentarsi. A volte anche per le attività che si portano avanti non si riesce a dormire a sufficienza. Tuttavia bisogna fare attenzione perché, al di sotto di una certa soglia, si potrebbe anche incorrere in problemi di salute.

Il nuovo studio sulla quantità di sonno

Comunemente tutti sappiamo che il sonno per gli adulti dovrebbe essere circa di 8 ore ogni notte. È proprio questo il numero delle ore da dedicare al riposo notturno. Dormire di meno significherebbe non avere la forza necessaria per affrontare la giornata.

Spesso chi non riesce a dormire a sufficienza soffre di irritabilità, di sonnolenza continua durante il giorno e di mancanza di concentrazione, che rendono inefficaci anche le attività lavorative o di studio. Ma 8 ore a notte è davvero la soglia al di sotto della quale non bisogna scendere?

A dare una risposta a questa domanda è stato un nuovo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Plos Medicine. Gli esperti sono giunti ad una conclusione unanime. I ricercatori, infatti, hanno calcolato qual è il numero minimo di ore da dedicare al sonno per evitare problemi di salute.

Hanno scoperto una novità. Chi dorme meno di 5 ore a notte ha un rischio maggiore di circa il 30% di soffrire di varie malattie. Ma vediamo come è stato svolto lo studio e come gli studiosi sono giunti a queste conclusioni.

Come è stato svolto lo studio

I ricercatori hanno preso in considerazione più di 7.000 persone di età superiore ai 50 anni che erano prive di malattie croniche. È stato uno studio molto lungo, infatti nel Regno Unito questi volontari sono stati monitorati per circa 25 anni.

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Nello specifico i ricercatori hanno cercato di mettere a confronto le varie informazioni sulla loro salute che raccoglievano di tanto in tanto. Il loro obiettivo era quello di riuscire a comprendere se ci fosse un collegamento tra la durata del sonno e lo sviluppo delle malattie croniche.

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Complessivamente dai dati è emerso che le persone che dormivano meno di 5 ore a notte avevano un rischio maggiore di incorrere in una malattia coronarica e poi in altre patologie croniche. Inoltre è stato osservato che una durata del sonno al di sotto delle 5 ore aumenta del 25% il rischio di mortalità.