Spesso fra gli studenti che studiano matematica, informatica, tecnologia e scienze naturali si registrano delle alte percentuali di abbandono degli studi dopo qualche tempo. È stato riscontrato che fino al 40% dei giovani si ritrova poi a desistere dal dover procedere nel tempo.

Il fenomeno non riguarda soltanto l’Italia, ma interessa anche altri Paesi europei. Ecco perché un gruppo di ricercatori tedeschi ha provato ad elaborare un particolare algoritmo.

Che cosa valuta l’algoritmo

L’algoritmo inventato dai ricercatori della Germania servirebbe a “predire” quando una persona decide di mollare gli studi. Per riuscire a mettere a punto un calcolo di questo genere, gli studiosi hanno tenuto conto delle differenze presenti all’inizio del corso tra i vari studenti.

Non hanno preso in considerazione soltanto le capacità cognitive generali, ma hanno considerato a parte anche il loro stato mentale e i cambiamenti delle loro emozioni nel corso del tempo.

Analizzando molti dati a loro disposizione, hanno scoperto che l’algoritmo che hanno creato riesce a prevedere con 8 settimane di anticipo se uno studente si troverà ad abbandonare gli studi. La questione non riguarda soltanto chi non è portato per le materie tecnologiche e matematiche, ma anche quei giovani che sembrerebbero proprio indirizzati verso queste discipline di studio.

Infatti il problema riguarda non soltanto chi ha un rendimento più basso. Ci sono anche molti studenti molto qualificati che poi si trovano inspiegabilmente ad abbandonare i loro studi.

Come è stata svolta la ricerca

I ricercatori hanno preso in considerazione 122 studenti dell’università che studiavano matematica. Hanno realizzato dei sondaggi che tenessero conto delle loro conoscenze, dei loro interessi e di altri fattori, come la situazione finanziaria, e aspetti della loro personalità, come per esempio la loro stabilità emotiva.

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I sondaggi poi sono stati riproposti nel corso del tempo, analizzando anche i risultati che i volontari realizzavano nel loro studio.

L’algoritmo riusciva a prevedere con una certa sensibilità chi proseguiva e chi in realtà ad un certo punto decideva di abbandonare l’esperienza universitaria. In ogni caso gli studiosi fanno notare che i livelli di influenza sono molto complessi.

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Nello specifico entrano in gioco anche i cambiamenti nello stato mentale dei ragazzi. Ci sono, infatti, delle risposte molto precise che riguardano il loro stato d’animo e che non possono non avere influenza sull’andamento scolastico.

L’algoritmo, se sviluppato e approfondito, potrebbe essere molto utile anche per saperne di più sul percorso universitario degli studenti.