Forse non ci facciamo tanto caso, ma quando vogliamo correre ad alta velocità, ci aiutiamo spesso con il movimento delle braccia. Ma perché ci comportiamo in questo modo? Perché facciamo questo movimento? Non si tratta soltanto di una semplice osservazione comune, infatti anche la scienza si è interrogata sull’argomento ed è arrivata a trarne una spiegazione ben precisa.

Gli esperti hanno affermato il fatto che per correre veloci essenzialmente non servirebbe muovere le braccia, ma farlo può essere molto d’aiuto per raggiungere una certa precisione, che, per esempio, si dimostra indispensabile soprattutto nelle gare di alto livello. Vediamo qual è stato lo studio che ha fatto arrivare a queste conclusioni su cui abbiamo riferito.

Come è stata svolta la ricerca sul movimento delle braccia durante la corsa

Molto interessante, riguardo al movimento delle braccia sincronizzate con il movimento delle gambe durante la corsa, è stato uno studio i cui risultati sono stati pubblicati su Gait & Posture. La ricerca ha avuto il merito di rivelare che non è così corrispondente alla realtà la convinzione, secondo la quale il movimento delle braccia rende più veloci gli atleti che stanno correndo.

I ricercatori si sono impegnati nel cronometrare alcuni atleti che correvano per 30 metri. I volontari prima hanno corso con le braccia bloccate e poi invece sono stati lasciati liberi di muoversi.

Si è visto che il fatto di non muovere le braccia poteva far rallentare gli atleti per un tempo medio di circa 0,08 secondi. Insomma, si trattava di una quantità minima di velocità, che può essere trascurabile, ma che è fondamentale quando si svolgono delle gare ad alti livelli, come per esempio le Olimpiadi.

La rotazione del torso degli atleti

Dalla ricerca è venuto fuori un aspetto molto interessante e curioso, anche perché gli studiosi hanno notato che, quando gli atleti correvano senza avere la possibilità di muovere le braccia sincronizzate al movimento delle gambe, tendevano maggiormente a ruotare il torso, prima a destra e poi a sinistra.

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Era un movimento che appariva piuttosto significativo. A questo proposito hanno dato una spiegazione particolare, infatti gli esperti ritengono che il ruotare il torso possa essere considerato un movimento di compensazione che serve a mantenere il corpo in equilibrio nel suo orientamento verso la parte frontale.

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Insomma, muovere le braccia ha anche questa funzione, però l’equilibrio potrebbe essere compensato anche da altri movimenti, come per esempio quelli del torso, che comunque si rivelano meno funzionali rispetto al movimento delle braccia sincronizzate con le gambe.