Vox, il sito giornalistico statunitense di proprietà della Vox media ha recentemente rilasciato un articolo – critica verso una delle perle della Costiera Amalfitana: Positano.

Il titolo dell’articolo dà un assaggio della critica: “La capitale mondiale di Instagram è un posto terribile dove stare.”

In realtà l’articolo non si scaglia tanto contro Positano in sé, quanto sul nuovo modo di viaggiare.

L’autrice parla della necessità ossessiva da parte degli utenti internet di recarsi nei posti più “instagrammabili”, ossia nei posti dove è possibile scattare foto belle da poter postare sui propri profili social.

Posti che vengono pubblicizzati da influencer e vip di tutto il mondo che, soprattutto negli ultimi anni, si cerca di emulare in tutto e per tutto.

Le vacanze ormai non sono fatte più per rilassarsi, per staccare dalla frenetica vita quotidiana, ma per costruirsi un’immagine sui social, per sentirsi parte di un mondo ormai basato sulle apparenze.

Questo modo di viaggiare che molto spesso porta a recarsi in destinazioni anche molto costose, come Positano, creano un senso quasi di rimorso, di disagio:

“Viaggiare in questo momento mi sembra come entrare in un negozio Chanel e guardare tutti i bei vestiti, magari sfiorandoli con la spalla, ma non potendoli mai indossare, mentre sono guardato con disprezzo dalle persone il cui compito è quello di estirpare i non ultra-ricchi. In realtà non sono mai stato in un negozio Chanel perché so meglio che fare acquisti in un posto che non posso permettermi, ma devo ancora imparare questa lezione quando si tratta di viaggiare.”

E proprio su questo giocano le agenzie di viaggio, le recensioni internet, come sottolinea l’autrice infatti:

“Il problema del viaggio in questo particolare momento non è troppe persone che viaggiano in generale, sono troppe persone che vogliono sperimentare la stessa identica cosa perché sono andati tutti sugli stessi siti Web e hanno letto le stesse recensioni.”

Parlando di Positano, definita Capitale di Instagram, sottolinea in particolare il problema della folla; arriva addirittura a definire il passeggiare tra le vie di Positano un’esperienza claustrofobica:

“Le folle a volte contribuiscono a un senso di sventura claustrofobico così grande che l’unica via d’uscita è divorziare dal proprio corpo e dissociarsi fino a raggiungere finalmente l’aria aperta.”

In particolare sottolinea di come ormai a Positano non venga valorizzata la sua storia, il suo essere da sempre metà di vacanze, come attestano le Ville Romane, ma di essere diventata unicamente una metà per persone ricche:

“Questo ha poco a che fare con la città stessa, che è stata sede di resort e ville per l’élite europea fin dall’Impero Romano, ma contiene solo piccole tracce del suo antico passato; come ha spiegato la nostra guida turistica, “non c’è storia qui, è solo per rilassarsi e per le foto”.”

Insomma la critica verso Positano si inserisce all’interno di una riflessione più grande che riguarda la nuova concezione di vacanza e il nostro modo di pensare.

Diplomata presso il Liceo Classico “Marini-Gioia” nell’anno 2021. Amalfinotizie è la sua prima esperienza nel mondo del giornalismo online. La sua passione per la scrittura però è da sempre esistita: durante il suo percorso di studi, infatti, ha scritto per il giornalino scolastico “Il Faro”. Oggi Martina studia Storia dell’Arte presso l’Università Federico II di Napoli. Il suo sogno più grande è quello di riuscire a gestire, un giorno , musei importanti. Ama la musica rock, nuove culture ed il mare.