Il film Gravity si è guadagnato dieci candidature agli Oscar nel 2014 e ne ha vinti sette, tra i quali quello come miglior regia, che è stato attribuito ad Alfonso Cuarón. La sceneggiatura è stata scritta dal regista insieme al figlio.

È un film molto interessante che possiamo vedere stasera, 27 dicembre, su Rai 4 in prima serata. Ma scopriamone di più sulla particolare vicenda che riguarda la trama di Gravity, per poi riuscire a comprendere se si tratta di una storia vera.

La trama del film Gravity

La dottoressa Ryan Stone si trova ad affrontare la sua prima missione spaziale. Accanto a lei c’è l’astronauta Matt Kovalsky, che sta affrontando l’ultimo volo prima di andare in pensione. Entrambi partecipano a quella che doveva essere una semplice passeggiata spaziale, ma ben presto il tutto si trasforma in un evento terribile.

Infatti Ryan Stone si trova ad essere in pericolo di vita, agganciata al cavo che la tiene sospesa e legata all’astronauta Matt Kovalsky. I due stanno andando alla deriva nello spazio. Infatti la nave spaziale, attraverso cui viaggiavano, è stata danneggiata dai detriti che derivano dalla distruzione di un satellite spia di un missile russo.

In quel momento i due astronauti si trovavano all’esterno per un’operazione di manutenzione del telescopio spaziale e quindi si ritrovano nell’impossibilità di dare comunicazioni con i tecnici a terra. Tra l’altro l’ossigeno diventa sempre di più in esaurimento.

L’unica possibilità che rimane loro è quella di avanzare verso la Stazione Spaziale Internazionale, che non è distante dal punto in cui si trovano. Nel frattempo si fa strada la minaccia di una nuova ondata di detriti.

La vera storia di Gravity

Ma a che cosa è ispirata la storia di Gravity? Tutto si basa sul romanzo della scrittrice americana Tess Gerritsen, che ha scritto un libro che si chiama proprio Gravity. Questo libro racconta la storia di una donna, in particolare un medico, che rimane isolata nella Stazione Spaziale Internazionale in seguito alla morte dei suoi compagni per un incidente.

Nel 1999 la scrittrice vende i diritti del suo libro alla New Line Cinema. La casa produttrice le chiede di riscrivere il finale e viene aggiunta così la parte della distruzione dello shuttle a causa della collisione con dei frammenti di satellite.

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Inizialmente il film non era stato prodotto, ma poi nel 2013 è uscito il film diretto da Alfonso Cuarón proprio intitolato Gravity, che si basa su una sua sceneggiatura originale. Evidentemente anche il regista, avendo letto il libro della Gerritsen, ne ha tratto ispirazione.