Gennaro Di Giacomo, meglio conosciuto come Gegè Di Giacomo, è stato un batterista e comico italiano, celebre per la sua collaborazione con Renato Carosone. La sua carriera e la sua vita personale sono intrise di passione per la musica e di momenti significativi che hanno lasciato un segno nella storia della musica napoletana e italiana.

I primi anni e l’inizio della carriera

Gegè Di Giacomo nasce a Napoli il 14 gennaio 1918. Fin da piccolo, dimostra un talento naturale per la musica, iniziando a suonare la grancassa e i piatti insieme al fratello Giuseppe, detto Pino, che suonava il rullante. A soli dieci anni, ha la sua prima batteria e viene assunto al cinema Sansone per eseguire dal vivo le colonne sonore dei film muti proiettati. Qui, impara l’arte di creare suoni e rumori da qualsiasi oggetto, una competenza che si rivelerà preziosa nella sua futura carriera.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Gegè presta servizio militare con il famoso compositore Antonio Vian al 31º Fanteria all’Arenaccia. Successivamente, suona in diverse orchestre, tra cui quelle di Gino Campese, Nello Segurini, Armando Del Cupola e Gino Conte.

L’incontro con Renato Carosone

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Nel 1949, Gegè viene a sapere che il giovane pianista Renato Carosone è stato invitato a formare un trio per il nuovo locale Shaker Club a Napoli. Nonostante si presenti senza batteria (dicendo che l’aveva portata a cromare), riesce a impressionare Carosone e il chitarrista olandese Peter Van Wood improvvisando una batteria casalinga con una sedia, un vassoio, tre bicchieri, due pioli e un fischietto. Nasce così il Trio Carosone, che segnerà una svolta nella storia della canzone napoletana.

Il trio ottiene subito un grande successo con dischi come “Oh! Susanna” e “Scalinatella”, suonati da Carosone e Di Giacomo e cantati da Van Wood. Nel 1952, Van Wood lascia il trio per intraprendere una carriera solista, ma Gegè rimane al fianco di Carosone, che amplia il gruppo fino a formare il Complesso Carosone.

Il successo internazionale

Negli anni ’50, il Complesso Carosone raggiunge un successo straordinario, grazie anche alla collaborazione con il paroliere Nisa (Nicola Salerno). Gegè Di Giacomo, con il suo temperamento istrionico e le sue trovate comiche, contribuisce notevolmente al successo del gruppo. Il suo grido di battaglia “CantaNapoli! Napoli in fiore!” diventa un marchio di fabbrica durante le performance live.

Uno dei momenti culminanti della carriera del Complesso Carosone è il concerto del 6 gennaio 1958 alla Carnegie Hall di New York, una sala fino ad allora riservata alla musica classica. Questo evento consacra Carosone e il suo gruppo a livello internazionale.

La vita privata e gli ultimi anni

Nonostante il successo professionale, la vita privata di Gegè Di Giacomo rimane in gran parte sconosciuta. Sappiamo che ha vissuto per molti anni a Milano, dove ha subito una delicata operazione. Negli anni ’90, si ammala di tumore e torna a Napoli, dove riceve il Premio Carosone nel 2003.

Il rapporto con Renato Carosone è stato non solo professionale ma anche di profonda amicizia. Carosone, preoccupato per la salute di Gegè, gli dedica la canzone “Addò sta Gegè”, pubblicata postuma. Dopo la morte di Carosone nel 2001, Di Giacomo entra in una forte depressione e, costretto su una sedia a rotelle, muore a Napoli il 14 febbraio 2005 a causa dei postumi di un ictus.

Eredità e impatto culturale

Gegè Di Giacomo ha lasciato un’eredità importante nel mondo della musica italiana. Le sue performance comiche e la sua capacità di improvvisare hanno contribuito a creare uno stile unico, che ha reso il Complesso Carosone famoso in tutto il mondo. La sua collaborazione con Carosone ha prodotto alcuni dei più grandi successi della musica napoletana, che continuano ad essere apprezzati ancora oggi.