Sono ben 42 le persone coinvolte nell’inchiesta sull’Università degli Studi di Salerno che riguarda lauree truccate ed esami di Medicina mai svolti.

Le indagini sono state portate avanti dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore. La Procura ha chiuso le indagini su 42 persone coinvolte nell’inchiesta sull’Università degli Studi di Fisciano. Sono accusati a vario titolo, di acceso abusivo al sistema informativo e induzione indebita a dare o promettere utilità.

Lo scorso 15 settembre è stato chiesto il processo con rito immediato per i due ex dipendenti dell’Università degli Studi di Salerno accusati di accesso abusivo al sistema informatico, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e induzione indebita a dare utilità.

Le indagini della Guardia di Finanza sono partite dopo una denuncia presentata dall’Ateneo e hanno avuto come riscontro delle irregolarità nella procedura di immatricolazione di due studenti, iscritti alla Facoltà di Medicina, pur senza essersi classificati in posizione utile nella graduatoria unica nazionale di merito dei test d’ingresso.

Dalle indagini si scoprì che l’iscrizione degli studenti era stata effettuata materialmente da un dipendente dell’Università, attraverso l’accesso abusivo al sistema Informatico di segreteria.

Da ulteriori approfondimenti da parte delle fiamme gialle si è poi scoperto che l’indagato era solito utilizzare le proprie credenziali per attestare falsamente esami universitari in realtà mai sostenuti dagli studenti beneficiati, in cambio di regali.

L’altra persona indagata, un dipendente amministrativo, avrebbe invece indirizzato al collega gli studenti universitari che, essendo venuti a conoscenza del meccanismo di frode, chiedevano di essere “aiutati” in qualche modo.

Per alcuni studenti venivano fatto risultare la posizione in fasce di reddito di favore, senza tener conto delle reali condizioni economiche delle famiglie, così da consentire un risparmio nel pagamento delle tasse di iscrizione. Al vaglio ci sono 34 casi di carriere universitarie artefatte, molte delle quali culminate nel conseguimento del titolo di laurea.

Restano indagati anche 42 tra studenti e familiari, anch’essi presunti responsabili, in concorso, dei reati di accesso abusivo al sistema informatico e frode informatica.