Gli accosti alla Praia possono divenire, in prospettiva, strutturali? Questa la domanda che ci si può porre in seguito alla sperimentazione – che, peraltro, è stata utile nel lenire i disagi da parte dei pendolari – dei collegamenti marittimi per la città costiera da e per Amalfi durante i giorni di chiusura della Strada Statale 163 Amalfitana a Conca dei Marini.

Per via della sua posizione strategica, al centro tra Amalfi e Positano, in assenza di altri scali, infatti, un approdo delle vie del mare a Praiano potrebbe essere strategicamente importante.

E ciò soprattutto in ragione del fatto che, come testimoniato dalla lettera dello scorso Maggio della Conferenza dei Sindaci al prefetto ed al governatore della Campania, che ha tracciato le linee guida dei primi cittadini sulla mobilità del futuro in Costiera Amalfitana. l’obiettivo è quello di limitare la circolazione veicolare su gomma nella Divina favorendo soluzioni alternative di mobilità.

Lo sostiene anche il primo cittadino Anna Maria Caso, che ha ricordato come il punto di approdo attualmente disponibile esclusivamente nel periodo estivo non può accogliere grandi imbarcazioni.

Nel centro costiero è attivo, infatti, un pontile provvisorio da giugno a settembre, cui accostano esclusivamente imbarcazioni private e water taxi.

Molti sono, infatti, i turisti che scelgono di muoversi via mare per raggiungere una delle spiagge più caratteristiche della zona occidentale della Costiera, evitando i disagi del trasporto su gomma. Questo, anche alla luce della chiusura della strada che ha causato non poche difficoltà di movimento a pendolari e turisti nei giorni scorsi, potrebbe far propendere, nei prossimi anni, a implementare questo tipo di progetto.

La prospettiva c’è – aveva commentato il sindaco Caso ad Amalfinotizie nel corso di un articolo di approfondimento realizzato alla vigilia della partenza delle Vie del Mare durante la scorsa stagione estiva – ed è quella di realizzare un’infrastruttura adatta al contesto, tenendo conto del fatto che siamo nella Marina della Praia ma anche perché il nostro borgo non può offrire grandi servizi a terra“.

Ci sarebbero, dunque, vincoli burocratici, paesaggistici e, last but not least, anche logistici per avallare ed implementare questo tipo di soluzione.

Difficile, dunque, in prospettiva – anche se meno che in passato, vista la sperimentazione attuata nei giorni scorsi – pensare alla realizzazione di un approdo più strutturato per le vie del mare: del resto, la vocazione turistica di nicchia di Praiano e le dimensioni piccole delle sue spiagge non sarebbero favorite da arrivi di massa come quelli che si registrano nelle altre località costiere della Divina interessate dal servizio di traghetti.