Napoli non è solo una parte del viaggio, ma la destinazione“.

Così il Time, autorevole periodico statunitense, inserisce la città capoluogo della Campania come uno tra i luoghi  migliori al mondo da visitare nell’anno in corso, il 2023.

Il settimanale ha, infatti, inserito Napoli al dodicesimo posto in classifica nel suo “World’s greatest places 2023“, alle spalle di Pantelleria, unica altra destinazione italiana presente.

Il titolo non va letto in senso letterale, ma metaforico.

La città di Napoli è, infatti, ricca ancora oggi di contraddizioni, sospesa tra una storia millenaria e gloriosa ed un presente in cui tante sono, indubbiamente, le situazioni da migliorare.

Tuttavia, stando a quanto afferma la celebre rivista newyorkese, la città ha riacquisito una reputazione che corrisponde al suo passato, dopo anni di decadenza, iniziati con la crisi dei rifiuti che ha attanagliato la città negli anni 2000.

Nonostante le tante criticità, tuttavia, la città, spesso non adeguatamente valorizzata dalle istituzioni e oppressa dalla criminalità organizzata, ha saputo riprendersi, grazie alla capacità dei partenopei di “arrangiarsi“, definita come una vera e propria arte.

In altri termini, Napoli ha saputo tornare ancora una volta centrale nello scenario nazionale, puntando su turismo, arte e cultura: nemmeno la pandemia di Covid19 ha fermato la città che, nel giro di appena due anni, ha saputo recuperare (e superare) i numeri del pre-pandemia, quantomeno sotto il profilo delle presenze turistiche.

Non a caso, il settimanale in lingua inglese più diffuso al mondo, ha voluto omaggiare la città con un incipit in dialetto partenopeo, il celebre “Vide Napule e po’ muore”, spiegando l’età dell’oro che sta vivendo la città, che “finalmente gode di una reputazione che corrisponde al suo passato”.

L’articolo del Time, come scrive Fanpage, racconta, a partire dalle serie tv HBO e Netflix, dai romanzi di Elena Ferrante, la rinascita del capoluogo partenopeo.

L’articolo scrive del nuovo corso della città attraverso aspetti quali il cibo, l’arte, l’architettura, i libri, i panorami, ma anche le Gallerie d’Italia, le mostre di Caravaggio ed il ripristino dei voli stagionali diretti dall’aeroporto newyorkese di Newark, peraltro potenziati in vista della prossima stagione turistica.