Tassa d’imbarco. E’ necessario esentare residenti e pendolari, ma rivederla e rimodularla anche per tutti gli altri utenti «contemperando le necessità di bilancio e le esigenze dell’utenza delle vie del mare»: è la posizione espressa dall’onorevole Piero De Luca. Come scrive il quotidiano Il Mattino in un articolo a firma di Mario Amodio,  infatti, il deputato dem è intervenuto sulla querelle relativa al bilancio del Comune di Salerno, invitando a individuare una soluzione che possa contemperare tra loro varie esigenze.

«Il mio auspicio è che le istituzioni interessate, Comune insieme con il Ministero all’economia, riescano a trovare una soluzione che consenta di fare un passo avanti e rimodulare questa tassa d’imbarco innanzitutto eliminandola per residenti e lavoratori e poi rimodularla in funzione delle tratte, cioè immaginare un’applicazione che sia progressiva rispetto all’importo e alla percorrenza – ha continuato il deputato salernitano – Credo che si debba rivedere e rimodularla rispetto a come è stata decisa finora pur tenendo in considerazione le esigenze del bilancio comunale condivise col Ministero dell’economia perché questa procedura è contemplata dal patto di rientro dei vari comuni italiani».

L’ipotesi che negli ultimi giorni si fa sempre più concreta è quella di modulare il tributo a seconda degli scali: illogico, in altri termini, come evidenziato dallo stesso De Luca jr, chiedere la stessa cifra a chi sbarca a Cetara  o a Capri.  Una revisione del tributo, quest’ultima, che è stata auspicata a più riprese in queste ultime settimane sia dal presidente della commissione regionale trasporti, Luca Cascone, sia dagli operatori marittimi i quali proprio ieri hanno annunciato la volontà di ricorrere al Tar per bloccare l’efficacia degli atti amministrativi del Comune di Salerno. «Mi pare necessaria una progressività dell’applicazione a seconda della distanza, del percorso e del tragitto», ha aggiunto, sul punto, De Luca.

Soluzione, quest’ultima, fondamentale nell’ottica di salvaguardare gli equilibri di bilancio di Palazzo di Città, aprendo tutte le interlocuzioni necessarie con le istituzioni competenti, in primis il Ministero dell’Economia, per rimodularla. Un passaggio che, secondo De Luca, va assolutamente fatto per «renderla più sostenibile» e consentire di «sviluppare sempre più i traffici marittimi».

«Peraltro a questo riguardo c’è un po’ di tensione rispetto alla delibera della Capitaneria che regola gli attracchi e anche qui auspico ci possa essere un confronto, già dal tavolo tecnico convocato dal prefetto, che consenta di tener dentro l’esigenza di sicurezza che ci sta assolutamente a cuore con la necessità di non diminuire le corse e non pregiudicare un servizio che per quanto mi riguarda è decisivo», ha aggiunto il deputato salernitano in merito ad un’altra vicenda che è al centro del dibattito, quella relativa alle limitazioni imposte dal regolamento accosti della Capitaneria di Porto di Salerno.

Per De Luca anche questo nodo va sciolto senza particolari traumi e per incentivare il traffico marittimo che è fondamentale per limitare il traffico stradale. «Dobbiamo decongestionare le strade perché le vie del mare accorciano i tempi di percorrenza, rendono più sicuro il percorso, riducono i costi oltre all’impatto sull’ambiente quindi abbiamo solo da guadagnare», ha concluso De Luca.