La Stazione Marittima di Salerno, nonostante la sua recente edificazione, presenterebbe una serie di “anomalie”: a sostenerlo, come scrive l’edizione della sera del quotidiano online “L’Ora”, è la stessa Autorità Portuale del Tirreno Centrale, che gestisce, tra gli altri scali, anche quello del capoluogo.

E’ quanto emerge, infatti, da un allegato all’avviso di procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento in concessione, per la durata di otto anni, e da parte di operatori economici italiani ed esteri, di un bene pertinenziale e delle aree banchina limitrofe sul Molo Manfredi, presso il Porto di Salerno, per lo svolgimento del servizio di stazione marittima passeggeri da crociera, oltre che di una serie di attività collaterali, fino a giungere allo svolgimento di eventi e convegni.

La disamina delle anomalie all’edificio, indicate nel documento, è utile visto l’obbligo, in capo al concessionario, di manutenzione ordinaria e straordinaria degli ambienti ceduti in concessione, sia interni che esterni.

Troppe le anomalie riscontrate dall’Adsp Mar Tirreno Centrale, a partire da quella relativa allo scambiatore termico, visto il deterioramento precoce delle tubazioni di raccordo del circuito acqua di mare.

Stando a quanto emerge, infatti, la rottura della tubazione ha provocato un allagamento con notevoli danni come allegamento fossa ascensore, guasto alla termoregolazione oltre all’intasatura dei ranghi dello scambiatore in tempi molto brevi.

Tra le altre problematiche messe in risalto nel documento di messa a gara della concessione: le porte dell’ascensore esterno che risultano ossidate per effetto dell’esposizione alla salsedine; il sistema di illuminazione esterno incassato a pavimento fuori servizio a causa di guasto per effetto di infiltrazione nelle apparecchiature.

Inoltre, il sistema di apertura delle lame in vetro sarebbe non funzionante, chiarimenti sulle modalità di gestione e funzionalità; sistema di termoregolazione risulta essere Desigo Siemens, come attestato negli As-Built consegnati a questo Ente: in campo è installato un altro sistema.

La concessione in oggetto, per un canone annuo di circa 120mila euro, consentirebbe, inoltre, anche lo svolgimento di alcune attività, dallo sfruttamento delle aree commerciali interne e degli spazi pubblicitari, fino all’organizzazione di eventi di diversa tipologia tra cui lo sport, il divertimento, l’arte, la cultura, gli eventi commerciali, promozionali, di marketing, i meeting, le convention, le esposizioni le fiere, ma anche eventi governativi ed istituzionali, “intendendo con tale locuzione solo eventi a cui partecipino titolari di incarichi istituzionali in carica, con esclusione di eventi politici“.

Al concessionario spetteranno gli obblighi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree soggiacenti alla stessa.