Un’altra ricetta facile facile e buona buona concepita in Costa d’Amalfi. E’ quella che ci propone ancora lo chef Giuliano Donatantonio, componente dell’Alleanza dei Cuochi Slow Food Italia che per questa prima domenica di agosto ha pensato al più noto dei mitili: le cozze. Dal sapore unico e ineguagliabile, la cozza impreziosisce sempre ogni piatto di mare al punto che anche nella più «elegante» e raffinata delle zuppe di pesce non se ne riesce a fare a meno.

Questione di sapore più che di colore. Di sapore di mare, che contamina qualsiasi pietanza e la rende particolarmente saporita benché la cozza non sia un nobile esemplare della famiglia dei mitili. E allora, per un buon piatto da realizzare senza stress e senza impegno, sia di rientro dal lavoro o dal mare, oppure in terrazza con amici nelle calde notti d’estate o in un sabato d’inverno seguiamo i consigli del nostro amico chef che lo suggerisce essendo considerato un «piatto fresco a km 0». Ma con un suggerimento: «’A cozza vuole ‘o vasinicol (basiilico)…».

Ingredienti per 4 persone
1,5 kg cozze
500 grammi di Paccheri trafilati al bronzo di Gragnano
2 spicchi d’aglio
Olio extra vergine di oliva q.b.
16 foglie di basilico
1 limone sfusato amalfitano
Procedimento
Pulire accuratamente le cozze, metterle in una casseruola con un po d’acqua e farle bollire per un paio di minuti. Una volta aperte estrarre il frutto dal guscio e tenerle da parte con un po d’acqua di cottura filtrata.
Cuocere la pasta in acqua salata. A parte in una padella capiente soffriggere l’aglio tritato in poco olio e aggiungere le cozze e la loro acqua di cottura. Scolare i paccheri al dente e saltarli nel sugo delle cozze ancora un paio di minuti e spegnere il fuoco. A questo punto aggiungere un trito di basilico fresco e una grattugiata di scorza di limone e impiattare.
Ricetta a cura di Giuliano Donatantonio, chef del Pineta 1903 di Maiori e componente dell’Alleanza dei Cuochi Slow Food Italia