In pochi sanno che Vasco Rossi ha vissuto un momento difficile nel corso della sua vita ovvero quello dell’arresto e del seguente permanenza in carcere.

L’arresto di Vasco Rossi

Era il 20 aprile 1984 quando Vasco Rossi venne arrestato in una discoteca di Bologna. Durante una perquisizione nel casolare di Casalecchio, dove Vasco viveva con i membri della sua band, i carabinieri trovarono 26 grammi di cocaina, che il cantante consegnò spontaneamente. Questo episodio segnò profondamente la sua vita, non solo per le conseguenze legali, ma anche per l’impatto personale e professionale.

I giorni in carcere

Vasco Rossi trascorse 22 giorni in carcere, di cui 5 in isolamento. In un’intervista inclusa nella serie Netflix “Il Supervissuto”, Vasco ha raccontato quei momenti difficili, sottolineando come l’isolamento sia stato particolarmente duro. “Avevo le formiche che salivano dove c’era il latte e lì mi sono risvegliato completamente”, ha ricordato. L’esperienza dell’isolamento lo costrinse a confrontarsi con l’astinenza e con diversi disagi psicologici.

Le dichiarazioni di Vasco Rossi

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Nel terzo episodio della serie Netflix, Vasco Rossi ha parlato apertamente dell’accaduto, spiegando la sua versione dei fatti. “Mi avevano detto che se avessi consegnato tutto subito avrei avuto le attenuanti, così la prendo e gliela dò. Gli dò la quantità che avevo che era di circa 20-30 grammi. Non andavo a comprarla tutti i giorni, ne compravo un grammo, due alla volta, mi facevo la scorta ma quando tu ne hai molta quantità loro ti considerano uno spacciatore”, ha spiegato. Vasco ha ribadito di non aver mai spacciato cocaina, nonostante la condanna lo abbia etichettato come tale.

Le ripercussioni del carcere

La reclusione non fu solo una punizione legale, ma rappresentò anche un momento di introspezione e cambiamento per Vasco Rossi. “Io sono stato il capro espiatorio degli anni ’80 perché si facevano tutti ma sono stato l’unico a essere stato denunciato dal mio spacciatore”, ha detto Vasco, evidenziando come la sua detenzione fosse in parte dovuta alla volontà di fermare un artista che iniziava a dare fastidio. Tuttavia, ha affrontato l’esperienza con uno spirito da esploratore, cercando di trarre insegnamento da quanto vissuto.

Un nuovo percorso

Il periodo trascorso in carcere fece aprire gli occhi a Vasco Rossi sui motivi che lo portavano all’abuso di alcool e droghe. “Salire sul palco mi metteva sempre angoscia quindi mi ubriacavo, mi facevo di tutto perché così mi dimenticavo della paura della prestazione”, ha ammesso. Da quel momento in poi, Vasco iniziò un percorso di rinascita, abbandonando le droghe e concentrandosi sulla sua musica e sul miglioramento personale.