Oggi, 14 marzo, tutti gli amanti della matematica festeggiano il “Giorno del Pi Greco” di cui quest’anno ricorre il trentunesimo anniversario. Inoltre, ricordiamo che oggi ricorre anche l’anniversario della nascita di Albert Einstein.

Il Giorno del Pi Greco è una ricorrenza dedicata a questo numero e, insieme al giorno dell’approssimazione di Pi Greco, costituisce una delle due giornate dedicate alla costante matematica.

La scelta di queste data non è casuale è ispirata dalla convenzione anglosassone nel rappresentare le date indicando prima il mese (3) e poi il giorno (14) per ottenere il numero 3,14, grafia che indica l’approssimazione ai centesimi di pi greco. Inoltre alcuni celebrano la ricorrenza dalle ore 15, in modo da adeguarsi all’approssimazione 3,1415.

La prima celebrazione del “Pi Day” si tenne nel 1988 all’Exploratorium di San Francisco, per iniziativa del fisico statunitense Larry Shaw, in seguito insignito del titolo di “Principe del pi greco”. Il fisico decise di mangiare torte e marciare in circolo nell’Exploratorium di San Francisco per celebrare il pi Greco (in inglese torta si dice pie e si pronuncia “pai”, proprio come pi).

Il calendario della prima manifestazione prevedeva un corteo circolare attorno ad uno degli edifici del museo e la vendita di torte alla frutta, decorate con le cifre decimali del pi greco.

In questi giorni nei dipartimenti di matematica in varie istituzioni nel mondo si coglie l’occasione per organizzare delle feste.

Il Pi Greco ha una storia millenaria ed esprime il rapporto tra la circonferenza di un cerchio e il suo diametro. La costante rientra in moltissime leggi della fisica e della matematica e ha innumerevoli applicazioni pratiche: è fondamentale per calcolare le orbite dei satelliti, per prevedere l’andamento dei mercati finanziari e per studiare le onde elettromagnetiche con cui comunicano gli smartphone.