Qualche giorno fa è venuta a mancare l’amatissima Lina Wertmüller. Un vero e proprio simbolo del cinema italiano.

Biografia di Lina Wertmüller

Arcangela Felice Assunta Wertmüller Von Elgg Spanol Von Braueich, meglio nota come Lina Wertmüller, nacque a Roma il 14 agosto 1928, in una famiglia italiana dalle origini svizzere.

A scuola andava piuttosto bene e decise poi di iscriversi all’accademia teatrale, grazie alla quale conobbe moltissimi registi famosi fra cui Guido Salvini e Giorgio De Lullo.

Si occupò poi di allestire diversi programmi per bambini e seguì personalmente il Giornalino di Gian Burrasca svolgendo la professione di regista.

Fu proprio questa occasione che la portò ad incontrare Enrico Job, uno scenografo teatrale che presto diverrà suo marito e con il quale adotterà la figlia Maria Zulima.

Si occupò di dirigere diversi film e affiancò addirittura Federico Fellini nel La dolce vita.

Nel corso degli anni 60 collaborò anche con l’attore Giancarlo Giannini dirigendo alcuni dei suoi più grandi successi come Travolti da un insolito destino; Nell’azzurro mare d’agosto; Pasqualino sette bellezze; Si sospettano moventi politici e tanti altri.

Il successo si diffuse anche al di fuori dell’Italia e tutto ciò la portò a ricevere diverse onorificenze, in quanto la Wertmüller fu la prima donna a ricevere la candidatura per l’Oscar come miglior regista.

Gli ultimi anni

Molte donne si ispirarono alla sua carriera non solo per il successo che riscosse tra il pubblico, ma anche per l’impegno con il quale ricopriva il suo ruolo, fregandosene di tutti coloro che la ritenevano inferiore solo perché donna.

La sua carriera proseguì a vedere spiegate anche negli anni 80 e 90, dirigendo importanti film con Paolo Villaggio e doppiando addirittura il film Disney Mulan.

Negli ultimi anni ricevette l’Oscar onorario per aver circuito le regole in campo cinematografico e divenne cittadina onoraria della città di Napoli e di Minori in Costiera Amalfitana.

È venuta a mancare il 9 dicembre 2021 a Roma.