La Costiera Amalfitana, già a partire da Boccaccio passando per il Grand Tour sino ad arrivare al dopoguerra, è da sempre meta ambita da turisti e poeti provenienti da ogni dove.

Anche la Gazzetta dello Sport ha voluto dedicare all’interno della sua rubrica Viaggi in Italia una guida agli amanti delle  dell’Italia, su come spostarsi a meglio in questo meraviglioso paradiso costiero.

La premessa fondamentale e sicuramente doverosa se si decide di viaggiare on the road in Costiera Amalfitana, è quella di non scegliere l’alta stagione a meno che non si abbia la pazienza di Giobbe. Viaggiare d’estate, in auto, in Costiera è infatti sconsigliatissimo, a causa non solo della strada di complessa percorrenza, che potrebbe mettere in difficoltà anche i guidatori più esperti, ma anche a causa del parcheggio.

Parcheggiare un veicolo in Costa d’Amalfi, non solo d’estate risulterà essere una vera e propria caccia al tesoro, ma anche un bel dispendio di soldi. Infatti, una soluzione potrebbe essere quella di prenotare in anticipo presso uno dei parcheggi privati in zona.  Per la Gazzetta dunque il periodo migliore per spostarsi sarebbe quello fra novembre ed aprile.

LA PRIMA TAPPA: AMALFI

La prima tappa consigliata, passando per Maiori è la cittadina di Amalfi, cuore storico della Costiera, che porta ancora le testimonianze dei tre secoli (dal IX all’XI) in cui fu la prima Repubblica Marinara in Italia e potente nell’intero Mediterraneo. Deviando dalla SS163 è possibile anche incamminarsi a Ravello anch’esso borgo storico e ricco di paesaggi mozzafiato.

LA SECONDA TAPPA: IL FIORDO DI FURORE

La seconda meta consigliata dalla Gazzetta dello Sport, se si parte da Amalfi e si prosegue verso Conca dei Marini, è il pittoresco Fiordo di Furore: una spaccatura nella roccia  intorno a cui si raccolgono le casette e le cantine dei pescatori, che sembrano aggrappate alla roccia e dipinte da un grande pittore.

Se si giunge con l’automobile, il paesaggio si può ammirare anche dall’alto del ponte sulla Statale. Tuttavia, la spiaggia può essere raggiunta soltanto a piedi. A seguire lungo la Costa è possibile fermarsi anche a Praiano,   un antico borgo di pescatori adagiato sulla dorsale che dal monte S. Angelo scende a tre Pizzi, ospitato in una delle più belle insenature della Divina Costiera.

LA TERZA TAPPA: POSITANO

Non si può visitare la Costa d’Amalfi senza ovviamente fare tappa a Positano. Amata dai turisti americani, era già luogo di villeggiatura durante l’Impero Romano. Positano è concepita su asse verticale: si presenta come un’incredibile piramide a picco sul mare, con tantissime scalinate che dall’alto del paese giungono in basso, sino alla spiaggia. E proprio le spiagge sono gemme preziose tutte da scoprire, ma da raggiungere rigorosamente a piedi.

LA QUARTA TAPPA: CETARA

Se ci si sposta sul versante opposto -ricorda la Gazzetta- è impossibile non fermarsi, passando sempre per Maiori, a Cetara nota per la Colatura di alici. Il piccolo borgo,  appare come un piccolo gruppo di case arroccate in una verde insenatura rocciosa, con un’affascinante torre saracena – la Vicereale – che si eleva sulla piccola spiaggia. E nel piccolo porto sono ormeggiati i pescherecci ed i gozzi .

L’ULTIMA TAPPA: VIETRI SUL MARE

Da Cetara è possibile infine giungere a Vietri, nota per le maioliche e la ceramica. Particolare attenzione basterà dedicarla alla Villa Comunale simile a quella del Parc Guell a Barcellona.

Impossibile, non gustare però le numerose specialità culinarie della Costiera. Il più famoso, resta tra tutti il limone I.G.P.  utilizzato in mille ricette oltre che per realizzare il  limoncello. Spiccano anche le melanzane al cioccolato minoresi e le castagne tramontane.

L’occhio, infine, ricade sul consiglio culinario della Gazzetta che si focalizza principalmente su  cinque valide trattorie: Da Gemma ad Amalfi, Osteria Reale a Tramonti, Sesta Stazione a Vietri, Hostaria Baccofurore a Furore, Al Convento a Cetara che il patron Pasquale Torrente ha portato a essere una delle più rinomate osterie italiane dove il pesce regna sovrano in pieno stile costiero.