La Campania si riconferma ancora una volta al top della classifica per le specialità culinarie. L’export dei prodotti agroalimentari campani, infatti, vola al primo posto come confermano i dati resi noti da Coldiretti.

I dati relativi al commercio estero dell’Istat, aggiornati al IV trimestre, analizzati da Coldiretti Campania, riportano numeri straordinari per cibo, bevande e vino made in Campania, confermando un grande appeal sui mercati europei per oltre il 60%, mentre verso gli Stati Uniti e le Americhe viaggia quasi il 20% del totale.

In modo più specifico, se si ragiona considerando le province, Salerno conquista il primato,  raggiungendo i 2,3 miliardi di euro, con una crescita del 25%.  Numeri in forte crescita anche per Napoli e Caserta dove la prima segna un balzo record del 44% mentre la seconda spinge ancora forte con un +26%, raggiungendo 1,8 miliardi di valore esportato.

Il territorio dell’Irpinia resta il più “lento” sulla media regionale, con un incremento del 20%, riuscendo però a guadagnarsi comunque quasi 600 milioni di euro di esportazioni. Fanalino di coda è il Sannio con circa 140 milioni di euro e un incremento del 23%.

Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e vicepresidente nazionale ha commentato i dati dicendo: “La crescita del made in Campania è fortemente legato ai prodotti identitari, dalla pasta al vino, dalla quarta gamma alla mozzarella, dall’olio evo alle conserve di pomodoro, dalla carne al latte. Dove si difende la biodiversità territoriale, cresce la capacità di portare sul mercato prodotti di qualità e ad alto valore aggiunto. La nostra regione è conosciuta in tutto il mondo per la sua cultura, per il suo clima, per la sua bellezza e per il suo cibo. Ma occorre ancora spingere sull’eliminazione degli ostacoli alle imprese, investendo in infrastrutture materiali e immateriali, sfruttando l’occasione unica del Pnrr”.