Eboli. Sono cinque le persone iscritte nel registro degli indagati dalla procura di Salerno per la tragedia di Campolongo che ha visto la morte di un bimbo di 13 mesi – Francesco Pio Santoro – azzannato e ucciso da due pitbull. Si tratta dei proprietari dei due molossi, dei due zii della vittima e di sua madre.

L’ipotesi accusatoria formulata dal sostituto procuratore è quella di concorso in omicidio colposo per omessa custodia degli animali.

Gli inquirenti sono ora al lavoro per chiarire la dinamica dei fatti che due giorni fa hanno portato alla morte del piccolo, sulla cui salma oggi è previsto lo svolgimento dell’autopsia. Emergono ulteriori dettagli utili per le indagini: la madre del bimbo, infatti, si sarebbe trasferita il giorno precedente la tragedia a Campolongo in seguito ad una lite con il marito, e sarebbe stata in attesa di affittare un appartamento.

Entro i prossimi 10 giorni, inoltre, si conoscerà anche il destino dei cani: già nel recente passato questi avrebbero mostrato tutta la loro aggressività. Due le ipotesi sul tavolo per i pitbull che sono in cura da parte del servizio veterinario dell’Asl: rieducazione o abbattimento con un’iniezione letale. Stando a quanto emerso nel corso delle indagini, infatti, i molossi avrebbero ucciso il proprio padre pochi giorni prima della tragedia.