La scienza ha scoperto la presenza di cosiddetti neuroni sensoriali. Secondo una ricerca, i cui risultati sono stati riportati sulla rivista Nature, esisterebbe un flusso di comunicazione tra il tessuto adiposo, quello che viene comunemente definito grasso, e il cervello.
La scoperta è ritenuta particolarmente interessante, perché potrebbe stare alla base di alcune spiegazioni che potrebbero far luce meglio sulla salute del corpo e su eventuali malattie di cui esso può soffrire. Ma come funzionano in maniera più specifica i neuroni sensoriali? Cerchiamo di scoprirne di più attraverso quello che hanno messo in luce gli scienziati sull’argomento.
Come funzionano i neuroni sensoriali
La domanda è appunto molto interessante, perché si tratta di spiegare come funzionano i cosiddetti neuroni sensoriali e come potrebbero rivelarsi importanti per prevenire l’obesità o le malattie metaboliche che spesso sono connesse al tessuto adiposo sviluppato in maniera eccessiva.
Gli studiosi hanno messo in evidenza che il tessuto adiposo è capace di immagazzinare energia sotto forma di cellule di grasso. Poi, quando il nostro organismo ha bisogno di energie, queste riserve vengono messe in circolo.
Tra l’altro, attraverso proprio l’accumulo di cellule di questo tipo, il nostro sistema nervoso è capace di gestire degli ormoni e delle sostanze di segnalazione che riguardano la fame e il metabolismo. Tutto questo fa parte di un quadro molto complesso in cui rientrano anche alcune patologie che potrebbero insorgere, come per esempio il diabete e l’aterosclerosi.
Già da tempo gli studiosi sospettavano che il tessuto adiposo fosse percorso da nervi, ma ignoravano l’esistenza di veri e propri neuroni sensoriali che fossero in grado di trasmettere dati al cervello.
Di che natura sono i neuroni sensoriali presenti nelle cellule del grasso
Secondo gli studiosi che hanno svolto questa ricerca sulla comunicazione fra le cellule del tessuto adiposo e il cervello, i neuroni sensoriali del grasso appartengono principalmente al sistema nervoso simpatico.
Leggi anche: Naufrago sopravvive 11 giorni in un congelatore dal Brasile al Suriname
Questa rete di cellule non soltanto è la responsabile principale dei nostri comportamenti di attacco e fuga, ma si occupa anche di portare avanti il sistema di bruciare i grassi durante i periodi di stress.
I ricercatori hanno scoperto che questi neuroni si collegano al sistema nervoso simpatico non direttamente, ma tramite un’area del cervello da cui hanno origine tutti i neuroni sensoriali.
Leggi anche: La tenera storia del gattino nel motore dell’auto salvato dalla polizia
Hanno visto che quando il cervello non riceve messaggi sensoriali dalle cellule grasse, nelle cellule adipose vengono attivati dei processi del sistema nervoso, proprio di quello simpatico.