Il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ha dedicato la sua vita alla lotta alla mafia ed è uno dei simboli più forti dello Stato.

Chi era Carlo Alberto Dalla Chiesa

Carlo Alberto Dalla Chiesa nacque nel 1920 a Saluzzo, in Piemonte. Si unì all’Arma dei Carabinieri nel 1942 e in breve tempo divenne uno degli ufficiali più giovani dell’organizzazione. La sua laurea in giurisprudenza, conseguita nel 1943, coincise con la sua assegnazione al comando provinciale di Ascoli Piceno. Durante la seconda guerra mondiale, prese la decisa decisione di non partecipare alla ricerca e alla cattura dei partigiani.

Tra le prime sfide che Dalla Chiesa dovette affrontare, ci fu quella del banditismo in Campania e Sicilia. Al comando provinciale di Casoria nel 1947, si spostò successivamente in Sicilia, indagando sull’omicidio del sindacalista Placido Rizzotto. La sua dedizione garantì una maggiore sicurezza per i cittadini di queste regioni.

Vita personale: moglie e figli

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Nel 1946 sposò Dora Fabbo, che purtroppo morì di infarto nel 1978. Dalla loro unione nacquero tre figli: Rita nel 1947, Nando nel 1949 e Simona nel 1952. Rita divenne una nota conduttrice, mentre Nando, sociologo, ha proseguito la battaglia del padre attraverso la scrittura. Dopo la morte della prima moglie, Dalla Chiesa si risposò con Emanuela Setti Carraro, un’infermiera. La loro unione fu tragicamente breve: entrambi furono assassinati solo cinquantaquattro giorni dopo il matrimonio.

Con il suo trasferimento a Palermo come prefetto, Dalla Chiesa intensificò la sua lotta contro la mafia. La sua strategia includeva il sequestro dei beni delle organizzazioni criminali e l’arresto dei loro capi. Tuttavia, questa posizione lo mise in diretta mira dei mafiosi.

L’attentato del 3 settembre 1982

Il 3 settembre 1982 è una data che l’Italia non dimenticherà mai. Quella sera, mentre Dalla Chiesa rientrava a casa con sua moglie e il suo autista, un commando di killer aprì il fuoco contro la loro auto. Tutti e tre persero la vita. Questo brutale attacco dimostrò la determinazione e il potere della mafia in Sicilia.

Il giorno successivo all’omicidio, furono tenuti i funerali a Palermo, durante i quali molti manifestarono contro i politici, accusandoli di aver abbandonato Dalla Chiesa nella sua lotta. Il Presidente della Repubblica Sandro Pertini fu l’unico a essere risparmiato dalle proteste.

Ricordare il generale Dalla Chiesa

Oggi, Dalla Chiesa riposa nel Cimitero della Villetta a Parma. Tuttavia, la sua tomba è stata trascurata, come ha fatto notare sua figlia Rita nel 2020. Per quanto riguarda la giustizia, i boss Totò Riina, Bernardo Provenzano e altri furono condannati per l’omicidio del generale e dei suoi compagni.

Il metodo Dalla Chiesa

L’approccio unico e interdisciplinare del generale nella lotta contro la mafia e il terrorismo, noto come “Metodo Dalla Chiesa“, si basava sulla collaborazione tra diverse forze dell’ordine e sul capire il contesto globale di un crimine piuttosto che concentrarsi solo sull’evento isolato.