Continuano senza sosta ad Amalfi i lavori per la ricostruzione della Strada Statale crollata a seguito della frana dello scorso 2 febbraio che ha interessato il costone Vagliendola.

Il sindaco della città marinara, Daniele Milano, ha pubblicato poco fa sui suoi canali social un video in cui viene mostrato l’avanzamento dei lavori. Nello specifico ieri sono iniziate le perforazioni per la posa di micropali tiranti.

“Si lavora senza sosta per la ricostruzione della strada: sono iniziate ieri le perforazioni per la posa di micropali e tiranti. Siamo al giro di boa e non c’è un minuto da perdere!” – queste le parole del primo cittadino di Amalfi.

Attualmente sul luogo della frana ci sono tre fronti di azione. La prima azione, partita immediatamente ed attuata dal Comune di Amalfi, riguarda l’eliminazione dei pericoli sul costone e le prime attività di messa in sicurezza, necessarie per aprire i due cantieri di ricostruzione.

La seconda riguarda il progetto esecutivo della statale, già redatto dall’ANAS e sottoposto ai pareri di rito. E’ stato già acquisito il parere favorevole della Soprintendenza e il cantiere è stato avviato. Le opere riguarderanno il ponte a tre arcate in muratura della statale, danneggiato e parzialmente crollato.

La terza, attuata dal Comune, riguarda il progetto per la ricostruzione della stradina pedonale Vagliendola, completamente distrutta, con gli edifici rimasti sul fronte scomparso. Quest’ultima seguirà, anche per l’impianto di cantiere, le prime due, salvo a potersi sovrapporre nel cronoprogramma, per compattare ancora di più i tempi.

Per quanto riguarda la stradina pedonale Vagliedola si è pensato di “disegnare” gli archi sulla parete del costone, ancorandoli a questo con un sistema di intirantatura speciale, distribuita su “finti piloni”, che di fatto restituiscono un ponte ad arcate appeso come un quadro all’unico elemento in grado di collaborare: il costone.

Si stima che, per ripristinare la viabilità sulla strada statale 163 ci vorranno almeno 40-50 giorni lavorando su più turni.