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Entro il 2025 gli scienziati porteranno dei semi sulla Luna: ecco perché

Una nuova missione sulla Luna

Pixabay

Entro il 2025 assisteremo alla messa a punto di una nuova missione da parte della scienza che ha intenzione di raggiungere un obiettivo davvero interessante. Gli scienziati, infatti, vogliono tentare di coltivare delle piante sulla Luna.

Il nostro satellite naturale non ha una superficie che mette a disposizione delle condizioni ideali per lo sviluppo della vita. E in effetti non c’è vita sulla superficie lunare. Ma la missione che verrà portata avanti nei prossimi anni vuole raggiungere un obiettivo ben preciso, che potrebbe costituire un tentativo importante per il futuro.

La nuova missione sulla Luna

La missione che sarà attuata entro i prossimi anni è messa a punto con una collaborazione tra vari esperti. Si tratta, ad esempio, della start up Lunaria One e degli scienziati dell’ANU, l’Australian National University.

Il nome del progetto è davvero indicativo, perché la missione avrà il nome di Australian Lunar Experiment Promoting Horticulture. Il tutto prenderà il via su un lander di SpaceIL, per un’attività che è stata annunciata da Israele.

Sulla Luna non è mai stata effettuata alcuna coltivazione, nonostante siano stati effettuati dei tentativi in passato da parte della Cina. Ma la biologa vegetale Caitlyn Byrt, dell’ANU, ha spiegato proprio come si tratti di una missione importante, perché lo spazio stesso è considerato un “banco di prova” per consentire di comprendere come le piante possano crescere e svilupparsi in luoghi con condizioni ambientali che possono essere considerate estreme.

I semi dentro una camera protettiva

Ma come sarà portata avanti la nuova missione sul satellite naturale della Terra? I semi che verranno utilizzati per le coltivazioni sulla Luna verranno messi dentro una camera protettiva.

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Per quanto riguarda la tipologia di vegetali che verrà utilizzata, si tratterà di una pianta australiana che è in grado di resistere anche in seguito a periodi molto ampi di assenza di acqua, il tutto utilizzando proprio poche gocce di acqua.

L’obiettivo, comunque, non è soltanto quello di comprendere che cosa potrebbe succedere nel caso delle piante sulla Luna. Questo perché, secondo quanto affermano gli esperti, si vuole capire l’eventualità della progettazione di sistemi per la coltivazione del cibo in alcuni luoghi del nostro pianeta che possono essere considerati estremi a tutti gli effetti.

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Un modo, quindi, per analizzare le situazioni della crescita di vegetali in ambienti difficili, che potrebbe dirci di più su come affrontare alcune condizioni particolarmente complicate anche nel nostro pianeta, rendendo più semplice l’accesso al cibo per tutti.

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