Uno studio condotto dall’Istituto di Geologia e Geofisica del CAS ha cercato di individuare delle prove più dettagliate su come i fenomeni vulcanici possano aver avuto luogo sul satellite naturale del nostro pianeta, ovvero la Luna.

È sorprendente riuscire a capire come anche la Luna sia stata interessata da un’intensa attività vulcanica. L’universo, anche quello che si trova intorno a noi, ad una certa vicinanza, riesce sempre a farci osservare delle meraviglie molto particolari. Ma vediamo che cosa hanno scoperto i ricercatori.

Qual è la causa dell’attività vulcanica sulla Luna

I ricercatori hanno studiato nello specifico per cercare di comprendere quale sia stata l’attività vulcanica che avrebbe interessato la Luna all’inizio della sua formazione. Hanno così perciò trovato delle depressioni del mantello lunare che sarebbero determinate da alcuni materiali che riescono a raggiungere facilmente il punto di fusione.

Dati disponibili precedentemente, in seguito alle varie missioni che sono state riportate sul satellite, conducevano su una strada opposta. Infatti si credeva che circa 3 milioni di anni fa la Luna fosse inattiva.

Ma non sarebbe passato molto tempo prima che questi fenomeni vulcanici sulla Luna si manifestassero. Infatti sono stati riportati dei campioni direttamente dal nostro satellite naturale, che hanno portato gli scienziati a verificare l’intensa attività vulcanica lunare. Questa sarebbe avvenuta soprattutto fino a 2 milioni di anni fa.

Come è avvenuta la fusione del mantello lunare

Ci sono comunque ancora molte incertezze e vari punti devono essere chiariti. Soprattutto molti si chiedono quale sia stata la causa alla base della fusione del mantello lunare. A dare una risposta a questa domanda sono stati gli scienziati cinesi, che hanno svolto delle ricerche apposite sull’argomento.

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È molto verosimile che la fusione del mantello della Luna sia avvenuta o per l’innalzamento della temperatura o per l’abbassamento del punto di fusione. Gli studiosi hanno trovato nel magma più recente rintracciato sul satellite della Terra degli ossidi di calcio e delle altre sostanze, come il diossido di titanio, molto più alti rispetto al magma che i campioni avevano dato precedentemente.

Sarebbe stato, quindi, molto probabilmente il movimento gravitazionale del mantello che avrebbe determinato l’innalzamento del punto di fusione.

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Un’ipotesi davvero affascinante, che apre le porte a degli studi futuri, che ci illustreranno in maniera molto più dettagliata alcuni fenomeni che interessano la Luna. Poiché si sta preparando un’altra missione per ritornare sul satellite naturale terrestre, sicuramente ci sarà molto da discutere. A quel punto gli studiosi potrebbero raccogliere nuovi campioni, per verificare le loro teorie.