Un gruppo di delfini è stato avvistato ieri tra Capri, Anacapri e Punta Campanella. Gli esemplari sono stati ripresi da Cataldo Esposito mentre giocano con un’imbarcazione.

Proprio ieri i comuni di Capri e Anacapri e l’Area Marina Protetta, insieme, si sono costituiti, con il Ministero della Transizione Ecologica e varie associazioni, nel processo contro i datterari.

Questo tratto di mare tra i golfi di Napoli e Salerno, ricco di biodiversità e popolato da specie bellissime, va assolutamente tutelato e non devono essere più tollerate azioni criminali da parte di pescatori di frodo e datterari.

Non appena le condizioni meteomarine lo permetteranno, comincerà il monitoraggio, a caccia di delfini, dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella insieme all’associazione Oceanomare Delphis Onlus, nell’ambito del progetto Life Delfi.

L’Amp Punta Campanella si è ufficialmente costituita come parte civile nel primo processo contro i datterari, quello che ha preso avvio dalle indagini della Procura di Napoli e della Guardia di Finanaza.

I datterari, avevano creato danni ingenti in alcune zone del Porto di Napoli e addirittura ai faraglioni di Capri.  Nei prossimi mesi ci celebrerà anche il secondo procedimento, seguito dalla Procura di Torre Annunziata e dalla Capitaneria di Porto, con l’accertamento di reati e danni causati nella zona della penisola sorrentina.

Nella prima udienza del primo processo, celebratasi oggi, nell’aula del Tribunale Penale di Napoli, Il Giudice Aufieri ha accolto la richiesta del Parco -presentata dall’avvocato Valentina Romoli- di essere parte civile nel processo.

Tra le parti civili ammesse, anche il Ministero della Transizione Ecologica, i comuni di Napoli, Capri e Anacapri, e le associazioni ambientaliste Legambiente Campania, WWF e MareVivo.
Prossima udienza il 10 novembre.