Per la terza volta in dieci giorni il Presidio Ospedaliero Costa d’Amalfi è rimasto sguarnito del cardiologo.

Lo riporta il quotidiano “La Città“, che mette in luce, ancora una volta, le numerose criticità che riguardano l’unico presidio deputato all’assistenza sanitaria in Costiera.

Si tratta di una situazione oggettivamente paradossale in un periodo dell’anno in cui la Divina è presa d’assalto da decine di migliaia di turisti e visitatori che giungono da ogni parte del mondo.

Nello specifico, l’assenza del cardiologo si è verificata nei giorni 5, 8 e 10 agosto.

Dalla Direzione del Ruggi giustificherebbero la problematica con la cronica carenza di personale che riguarderebbe tutte le strutture del territorio coinvolte nella rete di assistenza territoriale.

Una problematica, quest’ultima, che si amplificherebbe nel mese di agosto, quando buona parte del personale gode delle ferie estive.

Attualmente i medici di turno al Pronto soccorso, che sono costretti, giocoforza, a risolvere ogni tipo di problematica, sono due.

Il team per la gestione delle emergenze in Costa d’Amalfi, poi, è completato dal radiologo, dall’anestesista, dal cardiologo e dall’analista che, però, non sono direttamente presenti nel presidio ma reperibili, e quindi allertati soltanto in caso di estrema necessità.

“Ci sono dei turni scoperti per mancanza di personale – come ha riferito a La Città Andrea Reale, primo cittadino di Minori e responsabile della sanità della Conferenza dei sindaci -. Stiamo interloquendo di continuo con la direzione generale del Ruggi per trovare una soluzione. Il problema della mancanza del personale medico è molto grave e va risolto con sollecitudine e senso di responsabilità”.

Nonostante i continui reclami da parte di cittadini, operatori sanitari, sindacalisti ed amministratori locali, tuttavia, le criticità del nosocomio ravellese continuano ad essere troppe.

La speranza è quella dell’apertura di reparti e posti letto di degenza, elemento che diminuirebbe – anche sensibilmente – i ricoveri negli ospedali di Salerno e di Cava.