La sesta sezione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea mercoledì scorso ha condannato L’italia per tutta una serie di inadempimenti riguardo il trattamento delle acque reflue. La procedura adesso arrivata a sentenza, invece, era stata aperta nel 2014.

Secondo i giudici presieduti dal danese Lars Bay Larsen il nostro paese, come riporta la Città di Salerno, continua a non rispettare una serie di obblighi previsti dalla direttiva europea di riferimento.

Sono ben 29 i Comuni non in regola con le direttive europee presenti in provincia di Salerno: si tratta degli agglomerati di Altavilla Silentina, Ascea, Buccino, Caggiano, Casalbuono, Casalvelino 1, Caselle in Pittari, Castellabate, Castel San Lorenzo, Centola 1, Contursi Terme, Montesano sulla Marcellana, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Padula, Pisciotta, Polla, Pollica, Postiglione, Roccagloriosa, Rofrano, San Gregorio Magno, San Mauro Cilento, Sanza, Sassano, Scafati, Sicignano degli Alburni, Teggiano, Tramonti.

Per il momento non è stata comminata alcuna sanzione pecuniaria, se non il pagamento delle spese legali del procedimento. Ma, adesso, l’Italia rischia grosso e dovrà lavorare per evitare un ulteriore stangata da parte dell’Unione Europea.