Rilascio immediato dell’immobile ed il pagamento delle spese processuali a carico del privato: con questa disposizione da parte del Giudice è giunta coì finalmente a conclusione la vicenda giudiziaria che ha viso protagonista il Comune di Atrani per il rilascio di un immobile comunale, con contratto di locazione scaduto dal lontano 2015.

Dopo quasi otto anni di rinvii, perizie ed una lunga fase di latenza culminata, poi, in un’interrogazione parlamentare che si è posta l’obiettivo di mettere fine all’annosa vicenda, il Comune di Atrani può tornare in possesso del locale oggetto di contenzioso.

L’immobile di Piazzale Marinella è un’ampia struttura vista mare concessa in locazione negli anni ’60 a privati; con il passaggio all’euro il canone è stato adeguato in 140 euro annui (poco meno rispetto alle 254mila corrisposte, sempre annualmente, con il vecchio conio).

Il Giudice ha infatti dichiarato l’avvenuta risoluzione del contratto di locazione intercorso tra le parti, con conseguente rilascio immediato dell’immobile e il pagamento, da parte del privato, delle spese processuali e delle competenze.

Evidente la soddisfazione dell’amministrazione comunale, che negli ultimi anni ha spinto affinchè la vicenda potesse giungere finalmente a conclusione.

Desidero esprimere la nostra profonda soddisfazione per la recente sentenza. Questa vittoria non è solamente un successo per l’Amministrazione Comunale, ma rappresenta un risultato significativo per l’intera comunità di Atrani” ha commentato l’Assessore al patrimonio del borgo costiero, Michele Siravo.

Abbiamo dedicato sforzi instancabili, insieme ai legali dell’Ente, per tutelare gli interessi della nostra comunità e garantire la migliore gestione del nostro patrimonio pubblico. La lunga e impegnativa battaglia legale può aver causato disagi e ritardi, ma la perseveranza e l’impegno dimostrati hanno portato risultati tangibili“, ha proseguito Siravo che ha, poi, sottolineato la possibilità, per il Comune, di avvalersi della Legge Pinto sulla durata ragionevole dei processi.

È una dimostrazione del fatto che, quando ci si impegna a difendere i propri diritti e a perseguire l’interesse pubblico, si possono ottenere risultati positivi. Stiamo valutando, inoltre, la possibilità di avvalerci dei diritti previsti dalla “legge Pinto”, che garantisce il diritto all’equa riparazione per il mancato rispetto del termine ragionevole di durata del processo. Continueremo a lavorare con determinazione per proteggere e gestire in modo responsabile il patrimonio pubblico di Atrani. Le nostre priorità restano il benessere e la tutela degli interessi della nostra comunità“, ha concluso l’assessore al patrimonio del borgo costiero.