La storia di Maria Carmela Linciano e di sua figlia Valentina Maiorano è una tra le più tragiche e sconvolgenti dell’Italia contemporanea, un racconto che riporta alla mente l’atrocità del massacro del Circeo e il nome del suo autore, Angelo Izzo.

Maria Carmela Linciano e Valentina Maiorano: una vita spezzata

Maria Carmela Linciano era madre di Valentina Maiorano, una ragazza di soli 14 anni. La loro vita sarebbe stata spezzata il 18 aprile 2005, quando Angelo Izzo, con la complicità del giovane Luca Palaia, decise di far calare il sipario sulla loro esistenza. Entrambe sono state soffocate e sepolte nel giardino di casa loro, in una scena di inaudita violenza che ha lasciato l’Italia senza parole.

La scoperta del crimine avviene in modo quasi casuale. Solo due giorni dopo l’omicidio, Luca Palaia viene arrestato per un altro reato, aprendo così la strada all’indagine che porterà alla scoperta dei corpi delle due donne. Palaia era appena tornato dalla Puglia, dove, insieme a Guido Palladino, aveva recuperato delle armi per conto di Izzo.

L’ombra del Massacro del Circeo e il ritorno di Angelo Izzo

L’ombra del Massacro del Circeo, uno dei più terribili delitti italiani degli anni ’70, aleggia su questa vicenda. Angelo Izzo, uno dei protagonisti di quella tragedia, torna in scena in questa nuova storia di sangue. Izzo aveva ottenuto la semilibertà nel 2005, dopo 30 anni di galera aveva convinto gli psicologi di essersi ravveduto per gli atti compiuti al Circeo. Ma la sua vera natura non era cambiata.

Il motivo del delitto

Nel corso delle indagini, Izzo ammette di aver commesso l’omicidio, ma sostiene di non ricordare molti dettagli. Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, Izzo avrebbe ucciso Maria Carmela Linciano per sottrarle la somma di 40mila euro, ricavati dalla vendita di un campo agricolo ereditato alla morte dei suoi genitori adottivi. Per quanto riguarda l’omicidio della giovane Valentina, Izzo spiega che la ragazza è morta solo perché si trovava lì quel giorno e aveva accompagnato sua madre: era diventata testimone, motivo per cui ha deciso di eliminarla.