Alessandro Manzoni è una delle pietre miliari della letteratura italiana e non solo. Le sue opere vengono studiate da milioni di persone ancora oggi.

L’inizio di un percorso letterario: nascita ed educazione

Alessandro Manzoni nasce a Milano in un periodo storico turbolento, segnato dal cambiamento sociale e politico che segue l’era degli illuministi. Proveniente da una relazione extraconiugale tra Giulia Beccaria, figlia del famoso Cesare Beccaria, e Giovanni Verri, il futuro autore è immerso in un ambiente di intenso dibattito intellettuale. Il suo percorso formativo è caratterizzato dall’incontro con poeti influenti come Vincenzo Monti e Ugo Foscolo, e dalla permanenza a Parigi, dove si avvicina alla letteratura francese. L’illuminismo e il romanticismo delle correnti europee influenzeranno fortemente le sue future opere.

Conversione religiosa e matrimonio

Nel 1808, Manzoni sposa la calvinista Enrichetta Blondel, evento che inciderà profondamente sulla sua visione religiosa. La conversione di Manzoni al cattolicesimo avviene in circostanze non del tutto chiare. Alcuni parlano di un “miracolo di San Rocco”, legato alla ricerca disperata della moglie durante i festeggiamenti per le nozze di Napoleone con Maria Luisa d’Austria; altri attribuiscono la conversione a una riflessione meditata.

La fede e la moralità diventano pilastri fondamentali della sua filosofia di vita e dell’opera letteraria, che si caratterizza per un forte spirito di fratellanza e uguaglianza, e una tendenza all’amore verso gli umili e gli infelici.

Le opere più importanti di Manzoni

Manzoni si distingue per una produzione letteraria ricca e variegata, che spazia dalla poesia al romanzo. Il 1825 segna la pubblicazione della prima edizione de “I Promessi Sposi“, rifacimento del “Fermo e Lucia“. Il romanzo, ambientato nel 600, mette in scena le vicende di persone comuni, dimostrando la convinzione di Manzoni che la storia non sia fatta solo dai grandi personaggi, ma anche dal popolo. La seconda edizione del romanzo, detta “quarantana”, esce nel 1842.

Tra le sue opere poetiche si distinguono “Inni Sacri”, una raccolta di poesie di argomento religioso, e “Il Cinque Maggio”, dedicata a Napoleone Bonaparte. “Marzo 1821” è un’ode patriottica che esprime le speranze per l’unità dell’Italia.

Sul fronte della tragedia, si distinguono “Il Conte di Carmagnola” e “Adelchi“, opere in cui emergono il sentimento della patria, dell’unità del popolo italiano e la fede religiosa.

La vita personale e la morte

Manzoni vive tragedie personali dolorose, tra cui la morte della moglie Enrichetta nel 1833, lo stesso anno in cui perde anche quattro dei suoi figli. Nonostante le avversità, trova la forza di continuare il suo percorso letterario e nel 1837 sposa Teresa Borri, vedova del conte Stampa. Negli anni successivi, tuttavia, la morte continua a segnare la sua esistenza: nel 1841 perde la madre, Giulia Beccaria, e tra il 1843 e il 1873 scompare anche altri tre figli.

Nonostante le tragedie personali, la sua carriera letteraria e politica procede con successo: nel 1860-61 viene nominato senatore del Regno d’Italia e nel 1872 riceve la cittadinanza onoraria di Roma. Manzoni muore a Milano il 22 maggio 1873, lasciando un segno indelebile nella letteratura italiana.