Le corse presenti per noi sono confermate, ma sulla sicurezza a decidere è la Capitaneria”. Così il consigliere regionale delegato ai Trasporti Luca Cascone si esprime in merito all’ipotesi di potenziale riduzione delle vie del mare in Costiera Amalfitana paventata dalle compagnie di navigazione.

Gli armatori che operano nell’area restano fortemente critici, infatti, verso disposizioni introdotte dal nuovo regolamento accosti, all’indomani della presentazione del ricorso al Tar, in cui hanno richiesto l’annullamento parziale dell’ordinanza della Capitaneria.

Il Regolamento impugnato, infatti, avrebbe disposto una cancellazione “surrettizia”, secondo quanto affermato dalle compagnie di navigazione nei ricorsi presentati, di accosti già autorizzati dalla Regione Campania fino al 31 dicembre dell’anno in corso. E, secondo le ricorrenti, contrasterebbe con i pareri favorevoli di sicurezza degli accosti negli scali portuali di Cetara e Maiori resi nell’ambito del Quadro Orario degli Accosti disciplinato lo scorso anno da Palazzo Santa Lucia.

Proprio in riferimento allo scalo maiorese è in corso di valutazione – assicura il consigliere regionale – la possibilità di realizzare il dragaggio per migliorare le condizioni di sicurezza del porto. Il fondale, in altri termini, sarebbe di profondità insufficiente e, dunque, potrebbero rendersi necessari interventi per favorire gli accosti dei mezzi di linea e, più in generale, di tutte le imbarcazioni.

Ma “problemi infrastrutturali” riguardano anche il molo Cassone di Amalfi, in merito al quale è prevista la realizzazione di interventi ad hoc. Altro tema, quest’ultimo, in merito al quale gli armatori dell’Aiatp hanno mostrato forti perplessità, unitamente ai tempi minimi concessi tra un accosto e l’altro ed all’approvazione della tassa d’imbarco approvata ieri dal Consiglio Comunale di Salerno, che entrerà in vigore a partire dal 1 Aprile.