Il 28 marzo 2023 è ricorso Il centenario della fondazione dell’Aeronautica militare Rai 1 ha deciso di commemorare l’evento trasmettendo questa sera in prima serata I Cacciatori del cielo. Il docu-film diretto da Mario Vitale ha come protagonista Giuseppe Fiorello nei panni di Francesco Baracca. Accanto a lui recitano Luciano Scarpa, che interpreta Pier Luigi Piccio e Andrea Bosca nel ruolo di Bartolomeo Piovesan. Il giovane meccanico amico dei due celebri piloti e esistito veramente? Scopriamolo insieme.

I Cacciatori del cielo: la trama

Nel 1915 Francesco Baracca, Pier Luigi Piccio e Bartolomeo Piovesan si incontrano nel campo di Aviazione di Santa Caterina, nei pressi di Udine. Qui hanno sede il primo reparto aerei di caccia e il Comando Supremo. I tre pur appartenendo a diverse estrazioni sociali diventeranno grandi amici sostenendosi a vicenda durante i raid aerei austroungarici.

Realizzeranno le loro imprese grazie alle invenzioni del giovane meccanico Piovesan. Proprio queste innovazioni permetteranno a Baracca di conseguire la prima vittoria italiana nella storia dell’Aeronautica il 7 aprile 1916. A questa ne seguiranno altre che renderanno Francesco Baracca un eroe del popolo italiano. Diventerà noto anche lo stemma del suo aereo: il cavallino rampante.

Il suo successo porterà il Comando Supremo a istituire la 91^ squadriglia, al comando della quale, Baracca compirà operazioni molto delicate. Dopo la disfatta di Caporetto la squadriglia abbandonerà Santa Caterina per trasferirsi sul campo di

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aviazione di Quinto, in Veneto. Le imprese di Francesco Baracca e Pier Luigi Piccio verranno premiate con la medaglia d’oro al valor militare nel 19 giugno 1918. Francesco Baracca morirà, all’età di 30 anni in una missione sul Montello, durante la battaglia del Piave.

Bartolomeo Piovesan è esistito veramente?

Bartolomeo Piovesan, interpretato da Andrea Bosca ne I Cacciatori del cielo è un personaggio di fantasia. Si tratta di un ragazzo semplice, di origini umili proveniente dalle campagne venete. Bartolomeo parla l’italiano, avendolo dovuto imparare per andare a scuola, e ha una grande passione per i motori. Un sogno che si trasforma in realtà quando incontra Francesco Baracca.

I due provengono da mondi molto diversi: uno dall’alta borghesia, l’altro dalla semplicità della campagna. Francesco cerca di aiutare il giovane Piovesan consentendogli di istruirsi per poter crescere. Bartolomeo è un giovane del popolo che riesce ad evolversi, studiando con l’umiltà di chi vuole imparare ed entrambi condividono gli stessi valori e idee. Pur essendo inventato, il personaggio di Bartolomeo Piovesan induce a riflettere sulle atroci conseguenze della guerra. Il giovane meccanico veneto, infatti, ha perso il fratello durante il primo conflitto mondiale.