Una narrazione sportiva che abbraccia trent’anni di futsal. Si terrà domenica 30 ottobre alle 12 e 15, presso l’aula Consiliare del comune di Amalfi, la presentazione del volume Monsignor Marini Calcio a 5. Il racconto dell’autore.

Dagli albori ai giorni nostri. Dal quel lontano 1992, anno della fondazione, passando per la fusione con lo Stabia e il quadriennio d’oro. La narrazione si incentra su un gruppo di giovani amalfitani unito da una forte amicizia, nata durante gli anni di frequentazione presso il Centro di Solidarietà della città, dedicato a Monsignor Marini.

Sarà la Sala Consiliare del Comune di Amalfi a far da sfondo alla presentazione del libro Monsignor Marini Calcio a 5. La cerimonia si svolgerà domenica 30 ottobre alle ore 12 e 15. Il volume narra della storia della squadra locale di calcio a 5. L’autore è Fabiano Guerriero, che racconta così il volume: “Il lavoro rientra nel genere letterario dove la disciplina è un po’ più carente, quello della narrativa sportiva a cui si unisce la storia sulle origini del movimento in Campania”.

“Queste pagine – continua – sono vive di quei valori e sentimenti quali l’amicizia e il senso di appartenenza della squadra verso la città e viceversa. Spero di poter lasciare una piccola traccia attraverso le vicende di questo gruppo straordinario”.

Lo scritto racconta la nascita della squadra e dei suoi protagonisti, un gruppo di amalfitani unito da una salda amicizia nata presso il Centro solidale Ercolano Marini. Qui tutti erano dediti alle attività di volontariato a favore degli adolescenti del posto, sotto la supervisione del Sacerdote Don Luigi Colavolpe. Fu proprio il religioso ad affidare a due intraprendenti ragazzi locali, Peppe Camera e Peppe Cavaliere e a Francesco Paolo Savo come sotenitore economico, la gestione del campetto del Centro, luogo in cui emerse chiaramente il talento “calcettistico” di quella generazione.

La squadra raggiunse risultati incredibili. Camera nelle vesti di allenatore, Cavaliere in quelle di capitano e bomber; Stefano Salviati a rivestire la carica di presidente: furono gli attori di una squadra che, in due anni, arrivò dalla serie C regionale (in cui vinse la Coppa Campania) alla B nazionale.