Costiera Amalfitana. Dipendenze da stupefacenti e problemi psichiatrici, in più casi, viaggiano di pari passo. Anche dall’osservazione dei pazienti emerge, infatti, una corrispondenza biunivoca tra le due situazioni. E’ quanto ha sottolineato l’assistente sociale del comune di Amalfi Elena Carotenuto in occasione del convegno “Dalle tenebre alla luce” svoltosi nei giorni scorsi nell’Antica Repubblica Marinara, ed incentrato sul tema della lotta alle dipendenze.

In molti casi, infatti, a partire da problemi di base, si innesta il consumo di stupefacenti che, a sua volta, non fa altro che incrementare i disagi psicologici o psichiatrici aggravandone il quadro: “In Costiera ci sono tanti ragazzi con casi di doppia diagnosi, che partono dall’assunzione di sostanze stupefacenti o alcol e che, poi, soffrono di problemi psichiatrici – ha commentato la Carotenuto – Si tratta di giovani che, dopo la diagnosi, sono collocati in strutture specializzate”.

Spesso, anche a causa dell’elevato stigma sociale che si riscontra – purtroppo ancora al giorno d’oggi – verso i disturbi psichiatrici, ci sarebbe scarsa attenzione da parte dei genitori. Ciò comporta, addirittura, in alcuni casi, il rifiuto dei trattamenti farmacologici da parte di giovani che soffrono di depressione.

Le famiglie spesso non si rendono conto del malessere che colpisce i figli, si pensa che alla base ci sia una sorta di letargia adolescenziale ma nella loro psiche in realtà c’è ben altro – ha aggiunto  la Carotenuto, che ha ricordato, dunque, quanto sia fondamentale il ruolo delle famiglie nel prevenire l’insorgenza o il peggioramento di situazioni di questo genere – In assenza di un ascolto si spalancano, ovviamente, le porte alle dipendenze da sostanze stupefacenti. I genitori si rivolgono ai servizi sociali in qualche caso completamente smarriti, e sono spesso confusi sulle strategie educative da seguire. In più di qualche caso non sono mancate minacce di morte e suicidio