Cesarano di Tramonti è in festa per San Trifone Martire.

Il pomeriggio di oggi sarà dedicato alla celebrazione del santo patrono di Adelfia, molto venerato anche a Tramonti. Anche nelle zone alte di Ravello vi è una chiesa intitolata al martire che è oggi ricordato dalla Chiesa Cattolica.

Per l’occasione sarà presente anche una nutrita rappresentanza della parrocchia di San Nicola di Bari della città pugliese, che sarà accolta dalla comunità locale e parteciperà alle celebrazioni in onore del santo.

Il programma

Ricco il programma della manifestazione. Si inizierà nel pomeriggio, a partire dalle 16: il suono festoso delle campane e l’esecuzione della banda musicale Città di Pagani annuncerà l’arrivo della comunità parrocchiale di Adelfia nella piazza principale di Cesarano. Ad accoglierla ci saranno il sindaco di Tramonti Domenico Amatruda, il parroco Don Justin, il comitato festa e tutta la comunità.

Dopo l’accoglienza, nella chiesa di Santa Maria Assunta si terrà un convegno su San Trifone Martire, in cui saranno presentati brevi cenni sulla storia del santo e sul suo culto. A Tramonti nella chiesa di Santa Maria Assunta, infatti, è custodita, in un busto reliquiario seicentesco, la reliquia del braccio sinistro appartenuta al Santo.

Alle 18 si terrà la Santa Messa cantata, che sarà celebrata dall’arcivescovo Orazio Maria Soricelli. Dopo la messa si terrà la processione cui seguiranno la venerazione delle reliquie, un momento conviviale ed, infine. uno spettacolo pirotecnico.

Il Parroco ed il Comitato Festa invitano tutti a partecipare.

Il santo

San Trifone è venerato, oltre che ad Adelfia, come Patrono anche ad Alessano e Cerignola, e come co-patrono a Pulsano, Marzano di Nola, Onano, Cattaro.

Il racconto agiografico più antico su Trifone risale all’VIII secolo; in esso Trifone è presentato come un giovane pastore di oche, capace di operare guarigioni ed esorcismi.

Secondo la tradizione orientale, Trifone – che sin da fanciullo era dedito alle letture sacre e alle preghiere – fu arrestato e torturato per non aver obbedito all’editto imperiale che prescriveva di onorare gli dèi pagani. Subì il martirio per decapitazione a Nicea, ad appena 18 anni, il 2 febbraio del 250.