Al programma TV Le Ragazze ha partecipato Rosy Bindi. Tutti la ricordano come un personaggio politico di grande spicco. Infatti proprio nel settore della politica del nostro Paese la Bindi ha avuto una lunga carriera.
È stata ministra della Sanità e ministra nell’ambito delle Politiche per la famiglia. Per ciò che riguarda la biografia di Rosy Bindi, si ricorda anche un tragico episodio che ha segnato la sua vita. Si tratta dell’aver assistito al delitto del professor Vittorio Bachelet, il suo maestro, di cui ha seguito nel tempo i valori.
La biografia di Rosy Bindi
Rosy Bindi, il cui vero nome è Maria Rosaria Bindi, è nata nel 1951, precisamente nella giornata del 12 febbraio, a Sinalunga, una città che si trova nei pressi di Siena. Si è laureata all’Università LUISS della capitale nella facoltà di Scienze politiche ed è subito dopo diventata assistente di Vittorio Bachelet.
Nel 1980, quando il professore stava parlando con l’assistente in seguito ad una lezione, dei colpi di pistola gli tolsero la vita. Si è scoperto successivamente che l’autrice dell’omicidio era Anna Laura Braghetti, che faceva parte delle Brigate Rosse.
Fin da giovane ha partecipato all’Associazione Cattolica, di cui dal 1984 è stata vicepresidente nazionale. Poi lascia l’incarico, quando è stata eletta al Parlamento Europeo nell’ambito della DC. Con Prodi dà il suo contributo per la creazione dell’alleanza L’Ulivo. Dal 1994 è deputata.
Nel 1996 è stata nominata ministra della Sanità. Ricordiamo anche il suo impegno per la creazione della Margherita. Nel 2006 viene nominata ministra per la Famiglia, sempre con il governo Prodi. È stata anche vicepresidente del PD.
La lotta alla mafia e cosa fa oggi Rosy Bindi
Riprendendo gli ideali e i valori del suo maestro, il professor Bachelet, Rosy Bindi si è molto impegnata anche nella lotta alla mafia. Infatti nel 2013 ha avuto il ruolo di presidente nella commissione antimafia. Nel 2018 ha scelto di non ricandidarsi per le politiche.
Dal 2021 si occupa di insegnare all’Università Antonianum, svolgendo anche ricerca sulla legalità e sul contrasto alla mafia.
Dal 2020 fa parte del comitato scientifico della rivista Lavialibera, una pubblicazione a capo della quale troviamo don Luigi Ciotti, con informazioni su criminalità organizzata, corruzione e altri temi di attualità.
Rosy Bindi non ha figli e non è sposata. In base ad alcune fonti reperibili sul web, percepirebbe un vitalizio che corrisponderebbe a 7.500 euro ogni mese. Con questa cifra ha dichiarato che vorrebbe dedicarsi agli studi e tornare soprattutto ad una sua passione che ha coltivato nel tempo, che è quella della teologia.