Nitto Santapaola, che si chiama in realtà Benedetto, è nato nel 1938 a Catania. Nel 2023 ha compiuto 85 anni. È uno degli esponenti della criminalità organizzata siciliana. È stato soprannominato Il cacciatore, perché ha avuto una certa passione per ciò che riguarda la caccia.

Prima del periodo di latitanza ha svolto vari lavori e nel 1981 ha aperto una concessionaria di automobili. Ma scopriamo di più sulla biografia di Nitto Santapaola, su chi è questo esponente catanese di Cosa nostra.

I guai con la giustizia

Nitto Santapaola è stato denunciato per la prima volta nel 1962. Le accuse erano quelle di associazione a delinquere e furto. Nel 1970 è stato sottoposto a soggiorno obbligato e nel 1975 è stato denunciato per contrabbando.

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È stato condannato anche come mandante di una strage che si inserisce nell’ambito dei contrasti di mafia, il cui culmine è rappresentato dalla strage avvenuta in via dell’Iris a Catania nel 1982. A Palermo poi un altro fatto determinante è stato l’uccisione di Alfio Ferlito, nel 1982, in quella che è stata chiamata strage della circonvallazione.

La latitanza e la cattura di Nitto Santapaola

Nel 1982 un uomo avrebbe accusato Santapaola indicandolo come uno degli uomini che hanno sparato a Carlo Alberto Dalla Chiesa. Per questo Santapaola diventa latitante. In realtà poi si è scoperto che il testimone che lo aveva accusato avrebbe dato delle notizie non corrispondenti alla verità, ma Santapaola è comunque indagato insieme ad altri per quel fatto sanguinoso.

Nel 1984 Buscetta ha rivelato al giudice Falcone il coinvolgimento degli uomini di Nitto Santapaola, che avrebbero preso parte al delitto del Generale Dalla Chiesa. Per questo al maxi processo che si è svolto a Palermo Nitto è stato condannato in primo grado. È stato condannato all’ergastolo nel ruolo di mandante con gli esponenti più in vista della mafia di Palermo. Poi però viene assolto per non essere coinvolto nel fatto.

Nitto Santapaola è stato arrestato nel giorno del 18 maggio 1993. È stato trovato nella campagna di Mazzarrone, una zona di Catania. Erano passati 11 anni durante i quali era stato latitante. Nel 1996 ha ricevuto una condanna all’ergastolo nell’ambito del processo Orsa Maggiore, perché ritenuto il mandante dell’omicidio di Giovanni Lizzio, ispettore capo che è stato ucciso a Catania nel 1992, precisamente nella data del 27 luglio.

Si trova tutt’oggi detenuto in regime di 41 bis. Nel 2020, durante l’emergenza del coronavirus, da parte del Tribunale di Sorveglianza è arrivata la negazione degli arresti domiciliari, perché Santapaola è stato ritenuto non a rischio contagio.