Stop ad Amalfi e Portofino in quanto troppo affollate, decisamente meglio la Sardegna.

Lo ha sostenuto, in un recente articolo, il Washington Post che ha dispensato, ai suoi numerosi lettori americani, consigli per le prossime vacanze estive.

L’estate del 2023, stando a quanto si legge sulla celebre testata statunitense, sarà probabilmente la più trafficata degli ultimi decenni.

In passato, infatti, la pandemia aveva avuto un notevole effetto frenante sulle partenze e sugli arrivi in tutte le destinazioni del mondo.

E il boom turistico è stato sin da subito ben visibile ed evidente anche in Costiera Amalfitana, dove durante le festività pasquali ed i ponti del 25 Aprile e del 1 Maggio si è registrato il tutto esaurito nelle strutture ricettive del territorio.

Il tutto, com’era ovvio, con non poche conseguenze negative sul traffico, ed ulteriori restrizioni in vista della futura entrata in vigore delle targhe alterne.

L’articolo della celebre testata americana si è posto proprio quest’obiettivo: dispensare ai turisti consigli sulla scelta di località poco affollate, ma non per questo meno affascinanti o conosciute delle “big” per il turismo estero.

Il tutto partendo da un presupposto: che l’Italia rappresenta, certamente, una delle destinazioni preferite dai turisti a stelle e strisce, molti dei quali, peraltro, sono dei veri e propri habituèes della Costiera Amalfitana e delle grandi città d’arte.

Anche su questo fronte, del resto, non sono mancati i consigli da parte del Washington Post: meglio preferire per i propri viaggi Torino a Roma, sempre per via del fatto che la città eterna, proprio come la Costiera Amalfitana, sarebbe eccessivamente affollata.

Il Washington Post, tuttavia, in passato ha più volte elogiato la Costiera Amalfitana: dopo la pausa degli anni pandemici in cui erano vietati gli spostamenti intercontinentali, la passione dei turisti a stelle e strisce per il nostro Paese e per la Divina si era riaccesa già la scorsa estate. Un contributo, in tal senso, lo hanno dato anche le riprese di “The Equalizer“.