Con un po’ di ritardo, viste le condizioni del clima fino a qualche giorno fa assolutamente inclementi, Amalfi sta festeggiando la vittoria dello scudetto da parte del Napoli.

Si sta svolgendo, infatti, in queste ore, la festa scudetto prevista, inizialmente, per domenica 7 maggio e, poi, rinviata a causa dell’ondata di maltempo che ha colpito la Costiera Amalfitana, tra alti e bassi, per ben due settimane.

Un corteo azzurro, partito da Valle dei Mulini, è sceso, attraversando tutto il centro città, fino a Piazza Duomo, sotto la scalinata della Cattedrale di Sant’Andrea.

Allegria, vivacità e un clima di festa la stanno facendo da padroni in un momento in cui la Costiera Amalfitana, come testimonia il traffico paralizzato di stamani, è particolarmente frequentata da turisti e visitatori sia italiani che stranieri.

Auto d’epoca simbolo della dolce vita amalfitana dipinte di azzurro, il colore tipico della squadra partenopea, asinelli, altro simbolo iconico del Napoli, bandiere e drappi azzurri hanno contribuito a vivacizzare ancor di più l’atmosfera di festa, particolarmente apprezzata anche dai tanti bambini presenti, insieme ai loro genitori, a vivere questo pomeriggio diverso dalla consueta – ma sempre magica – routine amalfitana.

Non è mancata, a coronare la festa in dolcezza, anche una torta firmata dal maestro pasticciere Nicola Pansa che ha richiamato il Tricolore.

La festa azzurra, infatti, ha visto coinvolti tantissimi turisti stranieri: alcuni di loro, non a conoscenza delle vicende del calcio italiano, sono stati letteralmente travolti dall’atmosfera festosa, partecipandovi con grande spirito di aggregazione.

L’entusiasmo da parte dei sostenitori della squadra del capoluogo è stato ed è ancora grandissimo, nonostante siano passati ormai svariati giorni dalla vittoria del titolo di campione d’Italia.

L’azzurro non ha mai smesso di dominare nella città capofila della Divina, sin da molto prima della storica gara di Udine che ha decretato, nei fatti, la conclusione del campionato.

Il legame tra Napoli ed Amalfi, infatti, è sempre stato particolarmente profondo, ed oggi lo è ancor di più.