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Trasporti Costiera, nessuna corsa supplementare per studenti. Giorni d’attesa nel silenzio

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Nessuna corsa supplementare per studenti è stata ancora attivata in Costiera Amalfitana. Sita, amministrazioni e regione: nessuna motivazione. Il deflusso turistico affievolirà la questione: una strategia tutta all’italiana per risolvere il problema.

Tutto tace. O meglio, tutti fanno orecchie da mercante. Già, perché attorno alla questione trasporti con il passare dei giorni, invece di aumentare le corse, crescono gli interrogativi.

Sei autisti, altrettanti bus e sedici corse complessive. Sarebbero dovute partire lunedì 17 ottobre le corse aggiuntive Sita destinate a facilitare la mobilità studentesca in Costiera Amalfitana. Una faccenda con rovesci grotteschi, che non ha fatto altro che aumentare i disagi. Da Maiori ad Amalfi – coinvolti principalmente il Marini-Gioia e P. Comite – il ritorno sui banchi di ragazzi e ragazze è, eufemisticamente parlando, complicato.

Il problema a monte della questione sarebbe relativo al reperimento di autobus. L’azienda si starebbe rivolgendo al privato per ottemperare alla carenza di mezzi per garantire un servizio supplementare.

Lo scorso 3 ottobre vi fu una riunione fiume a Palazzo Santa Lucia tra Luca Cascone, presidente commissione trasporti e Simone Spinosa, direttore Sita Sud. Sul tavolo le richieste esposte dalla Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi. La domanda formulata dai Sindaci consiste, come detto, nell’implementazione di corse aggiuntive a supporto degli studenti.

La Regione, analizzata la proposta, ha autorizzato la società di trasporto pubblico Sita a provvedere all’aggiunta delle nuove corse che sarebbero dovute partire il lunedì 10 ottobre e fino al termine dell’anno scolastico.

Lo scorso 10 ottobre il repentino stop, con Sita che lamentava proprio l’assenza di mezzi per i lavori. Dalla Regione Cascone faceva intendere che l’ente intende risolvere tutte le problematiche e finanziare con le risorse necessarie i servizi aggiuntivi utili a supportare le criticità. Ma rimbalzava la palla: “Stiamo attendendo dalle aziende di trasporto il piano dell’attività a supporto e i relativi costi“.

Nel frattempo, il rallentamento del flusso turistico – ma in Costiera il tasso d’occupazione delle strutture resta all’ottanta percento – porterebbe via con sé l’affollamento. Ma ci chiediamo se questa attesa che le cose procedano per un verso naturale sia la strategia per risolvere le problematiche che attanagliano questa meravigliosa costa.

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