Gianluigi Donnarumma, nato nel 1999, è il famoso portiere della squadra Paris Saint Germain e che gioca anche nella Nazionale italiana. Proprio facendo parte degli Azzurri, è diventato campione d’Europa nel 2021.
Già quando aveva 16 anni, ha debuttato in Serie A, occupando il ruolo di portiere titolare del Milan. Una carriera da vero campione, ma quanto guadagna Donnarumma nel PSG? Scopriamone di più sulla sua carriera e sui suoi guadagni.
La carriera di Gianluigi Donnarumma
Le prime esperienze nel calcio per Donnarumma sono state quelle nella scuola del Club Napoli di Castellammare di Stabia. Il calciatore, fan del Milan, ha preso parte alle squadre giovanili rossonere. Nella stagione tra il 2014 e il 2015, quando aveva quasi 16 anni, è arrivato nella prima squadra del Milan, allenata da Filippo Inzaghi. Con una speciale autorizzazione è riuscito ad essere in panchina in Serie A. Dopo aver compiuto i 16 anni, ha firmato il primo contratto professionistico con questo club.
Nella stagione successiva è stato promosso in maniera stabile nella prima squadra, cominciando il campionato del 2015-2016 come una delle scelte tra i portieri. Le prestazioni ottime lo hanno portato ad avanzare rapidamente, con il debutto il 25 ottobre del 2015 in Serie A, esperienza che ha rappresentato una vittoria contro il Sassuolo per 2-1.
Qualche mese dopo è diventato il secondo portiere più giovane a fare il debutto in Serie A proprio con il Milan, preceduto solo di 13 giorni da Giuseppe Sacchi. Si è affermato come portiere titolare e nel 2016 ha anche partecipato al derby di Milano, vinto 3-0. La sua prima stagione professionistica è terminata con la partita conclusiva di Coppa Italia persa contro la Juventus dopo i supplementari allo Stadio Olimpico di Roma.
Quanto guadagna Gianluigi Donnarumma
Lo stipendio percepito da Donnarumma complessivamente ammonta a circa 10 milioni di euro, anche se si deve distinguere una parte fissa da una variabile. La cifra comprende i bonus personali e quelli di squadra, che influiscono nel far crescere lo stipendio.
La base è costituita da quello che viene definito in gergo tecnico premio etico. Si tratta di clausole di comportamento che per esempio prescrivono di non commentare negativamente contro il club o sulle scelte di tattiche adottate dalla squadra.
Poi le clausole comprendono anche l’astensione da atti di propaganda politica o di carattere religioso, che potrebbero danneggiare l’immagine della squadra. Si deve sempre garantire un rapporto di cordialità con i tifosi e un comportamento che sia irreprensibile, sia all’interno delle partite che fuori.