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Perché ci piace l’odore della benzina? Il motivo è da non credere

C’è uno strano motivo alla base del quale a molti piace l’odore della benzina. Oggi con il caro vita e con il caro carburante diventa difficile anche avere il giusto combustibile per viaggiare in auto. Può essere davvero stressante fare il pieno di benzina e tutto ciò incide anche sul bilancio familiare in maniera non indifferente.

Ma siamo davvero così capaci di resistere a quell’odore della benzina che molti definiscono irresistibile? Non proprio, infatti per molti è un vero e proprio must. Non possiamo fare a meno, quando facciamo il pieno dell’automobile, di odorare e di riempirci subito le narici di questo odore così particolare.

Da che cosa deriva l’odore tipico della benzina

La benzina ha un odore tipico, molto particolare, che è dovuto alla presenza del benzene. Si tratta di un liquido che non è colorato, che è altamente infiammabile e, pur costituendo soltanto l’1% della benzina, dà a questo liquido un odore molto riconoscibile.

Tra l’altro a livello scientifico gli esperti hanno scoperto che il nostro naso è particolarmente sensibile a questa sostanza, tanto da riuscire a rivelarne la presenza anche quando ci sono piccole parti in un milione di volume di aria.

Ma perché ci piace così tanto l’odore di benzina, pur essendo esso molto particolare? Gli scienziati si sono posti anche questa domanda, arrivando a dare delle spiegazioni molto precise, che si basano su due teorie. Cerchiamo di capirne di più anche da questo punto di vista.

Perché ci piace l’odore della benzina

Secondo una prima teoria scientifica, l’odore della benzina ci piace perché ha a che fare con i nostri ricordi. Nel dettaglio questa teoria si basa sugli elementi tipici della cosiddetta sindrome di Proust. Si tratta di un richiamo di una forte reazione emotiva a quello che è un odore molto familiare.

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La seconda teoria, invece, è collegata più a quel circuito tipico della ricompensa del nostro cervello. Entrano in gioco in questo caso le strutture mesolimbiche che sono proprio quelle aree cerebrali che sono coinvolte nel percorso della ricompensa.

Quando sentiamo l’odore del benzene proviamo anche una sensazione temporanea di euforia, perché sarebbe proprio l’area del mesolimbo a reagire a questo odore rilasciando alcune sostanze che sono alla base del nostro fluttuare dell’umore.

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In particolare il cervello rilascerebbe in corrispondenza di questo odore molta più dopamina. La scoperta è molto importante, anche perché ci avverte dei possibili effetti che potrebbe avere l’inalare sostanze come queste per lunghi periodi di tempo o quando esse sono altamente concentrate.

Gianluca Rini

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