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Paura per Memo Remigi, scambiato per un’altra persona: rinchiuso in una casa di cura

Chi di noi ha paura di essere scambiato per un’altra persona? Non vi siete mai posti questa domanda? Eppure oggi, con le identità digitali e la possibilità di furto dei dati sensibili, non è una questione che ci esclude. Anzi le notizie di questo genere stanno diventando sempre più frequenti.

Ci si aspetta che siano sempre gli altri ad essere vittime di questo problema. Però Memo Remigi ha vissuto questa brutta esperienza di persona. Tant’è che è ancora sconvolto.

Memo Remigi: cosa gli è successo?

Conduttore, autore, cantante e cantautore, oltre che conduttore, la lista dei ruoli televisivi che sono stati interpretati da Memo Remigi è lunga. Oggi poi, all’età di 84 anni, si dedica perfino ad una serie di video sui social, tra cui non manca nemmeno Tik Tok, che hanno avuto successo. Grintoso, carismatico, con una forte tendenza a rinnovarsi in base alle richieste del pubblico, noto e famoso.

Incredibilmente è stato scambiato per un’altra persona.

Un errore a cui lui non poteva credere. Ospite in una casa di cura, per uno spettacolo organizzato per gli ospiti, un’infermiera lo ha scambiato per un paziente. Inizialmente ha subito dei controlli medici che l’uomo ha confuso con la prassi del tampone, che si effettua in cliniche private per mantenere al sicuro gli altri ospiti.

Dopo però, dato che iniziava ad alterarsi perché l’infermiera lo chiamava “Aldo”, è stato fatto accomodare in una stanza, cioè in una camera, e rinchiuso dentro. Ovviamente Memo Remigi è stato sopraffatto dal panico. Ha iniziato a gridare, a voler uscire fuori e a prendere a calci la porta.

L’infermiera, che era da sola, poiché momentaneamente, dopo lo spettacolo, il resto dello staff era impegnato ad occuparsi di tutti i pazienti, ha minacciato di far intervenire altri infermieri e di sedarlo.

Memo Remigi non poteva credere a quel che aveva sentito. Si è provato a calmare e poi ha chiesto di parlare con il direttore. La situazione però non cambiava. Quando la rabbia e il panico erano eccessivi, minacciando di chiamare la polizia e distruggere la stanza, è arrivato lo staff di Scherzi a Parte.

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Il problema della liberatoria

Ad essere complice della messa in scena di Memo Remigi c’era anche un suo grande amico che è stato colui che, secondo indiscrezioni, ha chiesto a Scherzi a Parte di organizzare questo tiro mancino.

La produzione, al termine dello scherzo, deve seguire, di prassi, la richiesta della firma sulla liberatoria poiché le immagini finiscono in Mediaset e messe in onda dall’emittente. Qui è nato un piccolo problema.

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Di solito le liberatorie hanno delle clausole per avere la sicurezza di possedere tutti i diritti di copyright. Per Memo Remigi, data la sua età, c’era la liberatoria che, in caso di decesso anticipato, prima dell’inizio della trasmissione, dava il suo consenso alla messa in onda. L’uomo non è stato molto contento di firmare il documento.

Maria Cannavacciuolo

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Maria Cannavacciuolo

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