I pesci stanno perdendo i colori brillanti di una volta: ecco perché

L’ecologo marino Chris Hemingson insieme agli esperti della James Cook University hanno fatto un’incredibile scoperta: sono riusciti a mettere in evidenza che i pesci non avrebbero più i colori brillanti di una volta. Questo fatto interessa in maniera particolare l’ambiente della Grande Barriera Corallina. Varie le cause che porterebbero a quella che si può considerare una vera e propria trasformazione negli ambienti marini, ma soprattutto il principale motivo è da rintracciare nei cambiamenti climatici.

Che cosa hanno scoperto in particolare gli studiosi

Gli esperti hanno fatto uno studio apposito sugli esemplari ittici presenti presso la zona della barriera corallina. In questo ambiente marino fino a poco tempo fa vivevano dei pesci dai colori variegati, molto vivaci.

Queste specie viventi avevano sviluppato questi colori proprio perché avevano l’esigenza di sfuggire ai predatori. Adesso la situazione sembra che stia cambiando di molto, perché quegli esemplari dai colori brillanti si stanno adattando a mutare i loro colori, rendendoli meno vivaci in risposta al mutamento dei colori dei coralli.

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La barriera corallina si sta schiarendo a causa dei mutamenti climatici e i pesci stessi si adattano diventando dai colori più opaci.

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Come sta cambiando l’ambiente marino della barriera corallina

Ma c’è di più, perché i cambiamenti climatici stanno agendo sull’ambiente marino della Grande Barriera Corallina in maniera davvero incredibile. Infatti il corallo morto si deposita sul fondale marino, indicando come lo stato della barriera corallina sia in pericolo.

Allo stesso tempo aumenta la copertura delle alghe sui fondali e quindi si va delineando un ambiente sempre più omogeneo e meno colorato. Secondo i ricercatori, le barriere coralline si trovano a star vivendo un punto fondamentale della loro trasformazione. Nei prossimi anni potrebbero diventare ancora meno colorate.

Tutto questo si riversa inevitabilmente sull’ecosistema, con conseguenze che ancora hanno bisogno di essere comprese più a fondo, per poter delineare il futuro di tutto l’ambiente del mare.

Gianluca Rini

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