L’Abbac parteciperà al Piano di Sviluppo Rurale. L’obiettivo è candidare cinque microimprese. Attività anche in Costa d’Amalfi: nove i comuni interessati. I dettagli del bando in scadenza il prossimo 20 aprile. Gli operatori interessati dovranno far pervenire adesione mediante compilazione di un modulo google cui seguiranno ulteriori adempimenti. I dettagli.
Per questo motivo verranno selezionate almeno 5 microimprese (partita iva con strutture ricettive imprenditoriali) che svolgono attività nei comuni della penisola sorrentina e amalfitana. I territori interessati sono quelli di Agerola (Na), Anacapri (Na), Barano d’Ischia (NA), Casola di Napoli (NA), Cetara (SA), Conca dei Marini (SA), Corbara (SA), Furore (SA), Lettere (NA), Maiori (SA), Massa Lubrense (NA), Minori (SA), Piano di Sorrento (NA), Pimonte (NA), Positano (SA), Ravello (SA), Sant’Agnello (NA), Scala (SA), Serrara Fontana (NA), Sorrento (NA), Tramonti (SA), Vico Equense (NA).
Le imprese al momento della presentazione della domanda devono soddisfare alcuni stringenti requisiti. Tra gli altri
1. se operatori agrituristici, seguire le vigenti normative per le attività di agriturismo (LR n.15/2008);
2. se imprenditori della ricezione extra-alberghiera, operare ai sensi delle norme regionali vigenti (LR n. 5 e n.17 del 2001);
3. se imprenditori della ristorazione rurale, avere il codice di attività 56.10.11.
Inoltre, il richiedente al momento della domanda di sostegno e per tutta la durata dell’intervento e dell’impegno, deve possedere condizioni minime di affidabilità. Tra le altre:
1. non avere subito condanne, con sentenza passata in giudicato o decreto penale divenuto irrevocabile per delitti, consumati o tentati, o per reati contro la Pubblica Amministrazione o per ogni altro delitto da cui derivi, quale pena accessoria, l’incapacità di contrattare con la Pubblica Amministrazione;
2. in caso di società e di associazioni, anche prive di personalità giuridica, non avere subito sanzione interdittiva a contrarre con la Pubblica Amministrazione,
3. non essere oggetto di procedure concorsuali ovvero in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo, e/o di non essere in presenza di un procedimento in corso per la dichiarazione di una di tali situazioni;
4. non aver commesso gravi infrazioni debitamente accertate alle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro, tali da determinare la commissione di reati penalmente rilevanti;
5. non avere subito condanne, con sentenza passata in giudicato o decreto penale divenuto irrevocabile, per reati di frode o sofisticazione di prodotti alimentari
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