Il 16 maggio andrà in onda su Rai 1 il film con Flavio Insinna A muso duro. Si tratta di una produzione che è incentrata sul racconto della vita di Antonio Maglio. Quest’ultimo è il medico dell’INAIL che viene considerato il fondatore del Movimento Paralimpico Italiano. È stato infatti riconosciuto il suo impegno per far svolgere le prime Paralimpiadi, evento che è stato organizzato a Roma nel 1960.
Nel corso del tempo le Paralimpiadi hanno acquistato sempre più importanza, fino a quando, nel 1984, questa manifestazione è stata riconosciuta come la prima edizione dei Giochi paralimpici. Un momento molto importante nella storia presente e futura. Ma qual è la storia vera che sta dietro al film A muso duro? Scopriamone di più e vediamo di approfondire i dettagli sulla figura di Antonio Maglio.
Era la fine degli anni ’50 e l’Italia si stava riprendendo dopo la fase della guerra. Erano avvenuti grandi cambiamenti sociali e sembrava essersi aperta una nuova fase per il nostro Paese, a partire dal fatto che per esempio i giovani potevano sperare in un futuro migliore. Inoltre si registrava una grande crescita dal punto di vista edilizio.
Allora Antonio Maglio era un dirigente dell’INAIL e il suo lavoro si svolgeva principalmente in ufficio, alle prese con diverse pratiche. Si occupava principalmente degli infortuni sul lavoro, ma credeva che, oltre all’importanza di questa professione, il suo dovere prioritario fosse quello di stare accanto al paziente.
Il medico, secondo Maglio, ha il dovere di curare il paziente e aiutarlo a ricominciare, per sperare in un futuro migliore. I veri protagonisti del film, così come nella storia vera di Antonio Maglio, sono tanti ragazzi, che, a causa di incidenti, anche per via lavorativa, avevano perso l’uso delle gambe.
Maglio li incoraggiava all’attività sportiva. A quel tempo infatti il medico aveva inaugurato Villa Marina, un centro per le persone paraplegiche, che aveva in sé anche un campo di basket. Il centro ad Ostia diventa un vero e proprio punto di riferimento, all’interno del quale si snodano storie drammatiche, che lasciano il posto alla speranza.
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Infatti lo sport diventa il punto di vista fondamentale da cui ripartire per sviluppare un nuovo modello di vita e crescere anche dal punto di vista emotivo. Antonio Maglio aveva avuto delle intuizioni nel settore sociale e riabilitativo che sono ancora molto attuali in termini di inclusione per le persone con disabilità.
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Il regista del film A muso duro, Marco Pontecorvo, ha dichiarato di essere molto soddisfatto. La storia lo ha affascinato fin dal principio e si è attenuto alla ricostruzione storica dei fatti, anche incontrando la moglie di Maglio, Maria Stella Calà.
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