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Per non dimenticare quel 24 maggio del 1999, il maledetto viaggio in treno da Piacenza

Oggi 24 maggio è una giornata indelebile nella mente e nei cuori dei tifosi della Salernitana e non solo. Ventidue anni fa quattro cuori granata cessarono di battere, in quel maledetto rogo nel treno di ritorno dalla trasferta di Piacenza.

In ricordo di Ciro Alfieri, Enzo Lioi, Peppe Diodato e Simone Vitale, ogni anno i tifosi della Salernitana muniti di sciarpa si recano al cimitero di Brignano, per omaggiare le 4 giovanissime vittime.

Tanti anni sono passati da quel terribile lunedì 24 maggio 1999, tanti i dubbi che ancora permangono e tante le risposta ancora inevase, ma oggi quel che più conta è ricordare quei quattro giovani, che sono stati vittime del loro amore incondizionato per i colori granata e dell’inciviltà di certi personaggi.

I racconti di quel terribile viaggio regalano tristi scenari di sofferenza e paura. Dalla partenza da Piacenza i passeggeri vissero momenti di terrore, con il freno d’emergenza azionato per ben due volte a Bologna e a Nocera Inferiore.

Qui scene inenarrabili di violenza ai danni del convoglio e della stazione. Fino al triste epilogo nella galleria di Santa Lucia, dove il treno fu dato alle fiamme in più punti, ecco una delle domande ancora senza risposta alle quali si faceva riferimento in precedenza, dove persero la vita i giovanissimi supporters granata.

L’intero mondo del pallone e la comunità Salernitana espressero l’indignazione per quanto accaduto, ma nessuna parola o gesto di conforto riuscirono a placare il dolore per quelle madri, quei padri, quei fratelli che non poterono abbracciare più i loro cari. Oggi non possiamo che unirci al ricordo di quei quattro giovani, che per il loro amore per la Salernitana hanno dato la vita.

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