L’economia circolare come risposta all’aumento delle utenze. In Costiera Amalfitana il green la fa da padrone: uova, fondi del caffè, arance e limoni. Un modo nuovo per produrre energia. Una produzione che permette di coprire il fabbisogno di 25 utenze.
Dagli scarti delle colazioni c’è un’energia nuova. Il tesoro della Costiera Amalfitana non finisce mai: arance e altri alimenti del primo pasto della giornata vengono convertiti in energia nell’area di deposito temporaneo di uno dei quindici alberghi che prende parte all’iniziativa.
Le telecamere di Agorà arrivano a Praiano: qui ha preso vita il progetto Zero Waste Amalfi Coast, che ha portato alla nascita di un ciclo sostenibile di gestione dei rifiuti legato a pratiche di economia circolare. Promosso dall’Associazione Distretto Turistico Costa d’Amalfi, in collaborazione Hotel Rifiuti Zero e il Consorzio Omega, è stato presentato lo scorso 8 aprile a Salerno.
“Il progetto ha coinvolto 15 alberghi – illustra Andrea Ferraioli, presidente dell’Associazione Distretto Turistico Costa d’Amalfi e Presidente Gruppo Alberghi, Turismo e Tempo Libero Confindustria Salerno – distribuiti tra Positano a Vietri sul Mare. Gli scarti vengono portati negli impianti di biomassa. La produzione arriva a una tonnellata al giorno: su 250 giorni di apertura parliamo di cifre importanti”. Sull’argomento anche Vincenzo Calce, Responsabile tecnico dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali: “Grazie agli scarti raccolti, su un campione ancora ristretto, saremmo in grado di produrre circa 100kwora, coprendo il fabbisogno di 25 utenze. Risultato collaterale è quello di ridurre le emissioni di Co2”.
Con Andrea Ferraioli si è parlato, inoltre, di turismo. Con le festività pasquali – complice la fine dello stato di emergenza sanitaria – c’è anche un ritorno di turisti stranieri. “Le prenotazioni stanno andando bene e i numeri sono incoraggianti. I turisti che stanno tornando sono quelli del mercato americano, quello storicamente di riferimento della Costiera Amalfitana”.