Wonder è sicuramente uno dei film più commoventi e seguiti di sempre. Probabilmente la presenza di attori del calibro di Julia Roberts e Owen Wilson ha contribuito a dare grande notorietà a questa pellicola. Se non avete mai avuto la possibilità di vederla cercate di rimediare al più presto poiché si tratta di un film che permette di vedere le cose da una prospettiva completamente diversa.
Wonder: la trama e il finale del film
Ci troviamo negli Stati Uniti, più precisamente a New York. Il protagonista della nostra storia risponde al nome di August, meglio noto come Auggie. Il piccolo ha da poco compiuto 10 anni ma a causa di una grave malattia non ha mai potuto condurre una vita come i suoi coetanei. È infatti affetto da una patologia che gli ha comportato una grave malformazione del cranio e della faccia.
Nel corso della sua breve vita, August si è quindi sottoposto a molti interventi chirurgici ed è per questo che non ha mai potuto frequentare la scuola. Per fortuna la sua vita migliora ed è per questo che in prima media i suoi genitori decidono di iscriverlo in una scuola dove potrebbe relazionarsi con i ragazzini della sua età. Una volta entrato in questa nuova realtà Auggie conoscerà tante persone, ma solamente alcune si riveleranno essere sincere e pronte a conoscerlo.
Il piccolo trascorre molte delle sue giornate in solitudine, in quanto alcuni lo isolano e nessuno sembra sentirsi pronto a relazionarsi con lui. Per fortuna, la spiegazione finale del film ci fa capire come tutto possa cambiare in meglio e di come anche le persone apparentemente in sicure malvagie possano rivelarsi le migliori. Sarà proprio chi ha emarginato Auggie a diventare il suo migliore amico e a proteggerlo da tutti coloro che cercano di sopraffarlo.
Wonder è tratto da una storia vera?
La storia raccontata in Wonder è davvero molto toccante, ma non tutti sanno che è tratta da una storia vera. Pare infatti che l’autrice del romanzo abbia raccontato di essersi ispirata ad alcuni fatti realmente accaduti che ha avuto la possibilità di sperimentare in prima persona. Quand’era giovane, infatti, si trovava all’interno di un bar e all’improvviso ha avuto la opportunità di imbattersi in una ragazza che l’ha colpita per il suo aspetto bizzarro.
Parlando con la stessa ha capito come questa fosse affetta da una grave forma di deformazione facciale. Si è quindi ispirata alla sua storia, facendosi raccontare tutti i disagi e le sofferenze che aveva vissuto nel corso della sua vita. E’ proprio da questa sinossi che è nata in lei l’esigenza di trasportare questa storia sulla carta.